Il Giudice Sportivo irroga un turno a porte chiuse a seguito dell’amichevole ProPatria-Milan sospesa al 26′ per “buu” razzisti. La gara di domenica 13 gennaio contro l’Alessandria sarà disputata senza pubblico.
Pro Patria – Alessandria, gara valida per la seconda giornata di ritorno del Campionato di Seconda Divisione Girone A, in programma al C”arlo Speroni” di Busto Arsizio domenica 13 gennaio, sarà disputata a porte chiuse. Così ha deciso il Giudice Sportivo Pasquale Marino assistito dal Rappresentante AIA Roberto Calabassi nella seduta dell’ 8 Gennaio con il COMUNICATO UFFICIALE N.98/DIV. “… a seguito delle risultanze della gara amichevole PROPATRIA – MILAN sospesa al 26′ dove durante la partita stessa un gruppo di tifosi della Pro Patria assumeva un comportamento provocatorio in occasione delle giocate dei calciatori di colore della squadra avversaria: tali comportamenti dapprima consistevano in fischi per trasformarsi in ululati e in manifestazioni di chiaro contenuto di discriminazione razziale, questi episodi già rilevati dal direttore di gara causavano la reazione del calciatore del Milan Boateng, il quale dopo aver calciato con violenza il pallone verso questo gruppo di sostenitori, manifestava l’intenzione di abbandonare il campo, che tutti gli altri giocatori del Milan abbandonavano il terreno di gioco, costringendo l’arbitro ad una sospensione della partita.
Il Capitano del Milan Ambrosini il dirigente accompagnatore e l’allenatore della medesima squadra comunicavano all’arbitro la volontà di non proseguire la gara; l’arbitro di conseguenza sospendeva la gara al 26′. Nella corrente stagione la Società Pro Patria è stata già sanzionata per analoghi episodi con l’ammenda di 5.000,00 euro in data 30.10.2012 visti che tale sanzione si manifesta inefficace si delibera di infliggere alla società Aurora Propatria la sanzione di consistente nell’obbligo di disputare una gara effettiva di Campionato a porte chiuse con decorrenza immediata”.
Nel frattempo la Questura di Varese ha emesso sei DASPO per 5 anni di divieto di frequentazione degli Stadi, e obbligo di firma in carico ai 6 giovani tra i 20 e i 30 anni a seguito delle indagini che hanno preso avvio nell’immediatezza successiva alla partita stessa: spicca tra i colpiti del provvedimento DASPO l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Corbetta (MI) Riccardo Grittini, dove nella mattinata stessa ha rimesso le deleghe stesse in mano al Sindaco Balzarotti. La Procura di Busto Arsizio attraverso il Pm Mirko Monti ha aperto un fascicolo per violazione della Legge Mancino (istigazione all’odio razziale). Si prevedono tempi rapidi per il processo che vedrà coinvolti i 6 giovano dove già la Propatria calcio, il Comune di Busto Arsizio, e LegaPro si costituiranno come parti civili
Zaffaroni Fabio