Primo tonfo interno dell’Avellino (seconda sconfitta consecutiva), seconda vittoria consecutiva per il Benevento di Guido Carboni. Il Latina vince in rimonta e scappa (+5), sale pericolosamente la Nocerina.
Il Benevento dell’ex Guido Carbone viola (in campionato per la prima volta in stagione) il Partenio-Lombardi con un secco 2-0. I goal dei sanniti portano le firme del neo arrivato Marotta e di Marchi. Per l’Avellino (35) è la seconda sconfitta consecutiva: secondo derby di fila perso dagli uomini di Rastelli che, dopo 5 esaltanti vittorie consecutive, stanno vivendo un mini ciclo di crisi.
Sconfitta pesantissima in ottica primo posto, visto che il Latina (40) di Pecchia vince a Sorrento (12) in rimonta per 2-1. L’Avellino ora più che pensare alla capolista deve guardarsi le spalle dalla rincorsa della Nocerina (33) che si sbarazza facilmente (4-0) del Barletta (14) e si porta a due sole lunghezze dai lupi.
Il blitz in trasferta invece permette ai giallorossi (26) di dare continuità di risultati alla nuova cura Carboni e rilanciarsi in ottica playoff (distanti ora solo 4 punti).
LE SCELTE – Mister Rastelli sorprende tutti mandando Angiulli e Fabbro in tribuna; con loro anche Herrera. Dopo la sconfitta di Pagani, l’Avellino contro il Benevento deve rinunciare anche a Castaldo squalificato. Il tecnico biancoverde con l’oramai consolidato 4-3-1-2 rilancia dal primo minuto Zappacosta(uno dei migliori nelle fila biancoverdi al termine del match) sull’out basso di destra al posto di Bittante, in mediana è capitan Millesi a completare il terzetto con Massimo e D’Angelo. In avanti rientra De Angelis che agirà a supporto del tandem Biancolino–Zigoni. Speculare lo schieramento adottato da Carboni: 4-3-1-2 anche per il Benevento con il neo arrivato Marotta a guidare l’attacco degli stregoni, mentre l’altro nuovo arrivo Espinal va in panca.
PRIMO TEMPO AVARO DI EMOZIONI CON STERILE SUPREMAZIA BIANCOVERDE – Nel pantano del Partenio-Lombardi davanti ad oltre 7000 spettatori, con un terreno ai limiti della praticabilità, si assiste ad una prima frazione di gioco avara di emozioni vere e proprie. L’Avellino prova a giocare di più tenendo con maggiore frequenza il possesso di palla, mentre i sanniti si affidano al lancio lungo e alle ripartenze. Al termine dei primi 45 minuti però, eccetto per qualche occasione veniale, il risultato resta inchiodato sullo zero a zero.
NELLA RIPRESA L’1-2 DA 3 PUNTI DEI GIALLOROSSI E LA MANCATA REAZIONE BIANCOVERDE –Nella ripresa parte fortissimo l’Avellino con capitan Millesi che, dopo meno di 25 secondi, va vicinissimo al vantaggio, ma la palla esce fuori di pochissimo. Come spesso accade nel calcio, partite di questo genere vengono risolte da episodi. L’episodio decisivo arriva al minuto 56’. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Benevento, azione confusa nell’aria biancoverde: il guizzo vincente è di Marotta che porta in vantaggio gli ospiti. L’Avellino accusa il colpo e 7 minuti dopo va praticamente al tappeto. 63’ Marchi in azione di rimessa supera con un tunnel Giosa e batte Fumagalli per il 2-0 che ammutolisce i tifosi biancoverdi e fa esplodere a festa il settore ospite occupato dagli oltre 700 supporters giallorossi.
L’Avellino prova a reagire ma dopo Pagani è un’altra giornata no per gli uomini di Rastelli che non riescono a riaprire il match. Il Benevento si difende con ordine e, dopo 5 minuti di recupero, riesce a vendicarsi dello schiaffo dell’andata e portare a casa una vittoria importantissima sia per la classifica sia per la rivalità esistente tra le due tifoserie.
DUE GIRI A VUOTO, CON IL LATINA(+5) CHE SCAPPA E LA NOCERINA(-2) CHE SI AVVICINA PERICOLOSAMENTE – Minicrisi per i biancoverdi che rimediano la seconda sconfitta consecutiva e vedono scappare il Latina (+5), mentre da dietro arriva in corsa come un treno la Nocerina di Auteri, che si porta a solo due punti dalla formazione allenata da Rastelli. Salgono pericolosamente anche Pisa (30) e Perugia (30) vittoriose rispettivamente per 1-0 e 2-0 su Andria Bat. (20) e Gubbio (22). Una sconfitta che ridimensiona seriamente le aspirazioni di promozione diretta del campionato da parte dei lupi.
Un’altra lezione per l’Avellino che, dopo le 5 vittorie consecutive, è tornata bruscamente sulla terra con un doppio tonfo pesante sia dal punto di vista della classifica sia per il morale. Sul banco degli imputanti vanno il tecnico Rastelli per alcune strane scelte di formazione e soprattutto la difesa biancoverde (la migliore di tutti i campionati professionistici prima del match contro la Paganese) che in due sole partite(in realtà in due secondi tempi) ha preso quasi più goal dell’intero girone di andata(chiuso a quota 9 goal subiti). Urge un serio bagno d’umiltà cercando di capire cosa succede a questa formazione che, dopo i primi tempi giocati i maniera autoritaria, si è sgretolata nella ripresa sia contro la Paganese (subendo 4 goal) sia contro il Benevento (2 reti).
Il tabellino del match:
AVELLINO-BENEVENTO 0-2
RETI: 56’ Marotta (B), 63’ Marchi (B)
AVELLINO (4-3-1-2): Fumagalli; Zappacosta, Izzo, Giosa, Pezzella; D’Angelo, Massimo (67’ Bariti), Millesi (59′ Arini); De Angelis (60’ Catania); Zigoni, Biancolino.
A disp.: Orlandi, Bittante, Zullo, Panatti
All.: Massimo Rastelli.
BENEVENTO (4-3-1-2): Gori; Siniscalchi, Signorini, Mengoni (68’ Rinaldi), Anaclerio; Rajcic(55’ Espinal), Montiel, Davì; Mancosu; Marotta (82’ Germinale), Marchi.
A disp.: Baiacan, D’Anna, Carotti, Bonaiuto, Germinale.
All.: Guido Carboni.
ARBITRO: Chiffi di Padova.
Guardalinee: Grillo e Calò di Molfetta.
NOTE:
Ammoniti: D’Angelo(A), Mancosu(B)
Angoli: 3-2 per il Benevento
Recuperi: 2′ pt., 5’ st.
Pietro Esposito