Lunga intervista al dirigente clivense che parla di mercato a 360 gradi.

Giovanni Sartori, direttore sportivo e artefice numero uno della favola Chievo (foto della rete)

Giovanni Sartori, direttore sportivo e artefice numero uno della favola Chievo (foto della rete)

Alla ricerca del diamante, ancora da sgrezzare. Quando ci si tuffa nel calciomercato, il Chievo Verona opta sovente per questa politica: scoprire talenti giovani, poco conosciuti, magari inespressi e valorizzarli in casa, per poi rivenderli a suon di milioni. Ultimi casi? Basti pensare, senza andare troppo a ritroso con la memoria, ai vari Bradley, Constant, Acerbi, nel futuro prossimo toccherà a Thereau,….. Le “piccole” del nostro calcio, devono fare mercato così. Alternative, in un contesto di crisi e difficoltà come l’attuale, non ce ne sono.

Relativamente a tali tematiche, vi riportiamo la recente intervista di TuttoMercatoWeb.com nei confronti di Giovanni Sartori, direttore sportivo del Chievo Verona e massimo artefice del mercato dei gialloblu. Eccone un segmento.

Cosa serve al giorno d’oggi in una società come il Chievo per fare mercato?
Bisogna avere molta fantasia, molto coraggio. Si deve girare molto e cercare di individuare quei giocatori avvicinabili per costi, mentalità e caratteristiche tecniche.

Si è parlato molto di mercati emergenti, come la Croazia o il Sudamerica. Il Chievo dove guarda maggiormente?
Noi guardiamo all’Europa tralasciando quei paesi dove difficilmente possiamo andare a comprare come Germania e Inghilterra. Poi tutti gli altri paesi offrono grandi occasioni. Non è detto che gli acquisti debbano per forza essere dalle serie maggiori, peschiamo anche nelle seconde o terze serie. Seguiamo anche queste categorie perché cerchiamo e, ovviamente, siamo sempre alla ricerca di qualche ghiotta occasione.


In Italia invece dove guarda il Chievo?
Storicamente il mercato dal quale attingiamo di più è la Serie B, che monitoriamo con grande attenzione. Abbiamo già individuato qualche giocatore, ma il tutto si concluderà a fine anno e a salvezza raggiunta. Certo, tutto dipenderà dalle risorse a disposizione della società e dalle necessita in base ai ruoli e ai giocatori che resteranno”.

Insomma i mercati maggiormente setacciati dai gialloblu, quelli in cui i prezzi sono più accessibili, sono la serie B nostrana e quelli europei meno battuti come quello croato, sloveno, rumeno,…..

Le occasioni anche qui non mancano. Bisogna solo andarne in cerca pazientemente, con determinazione, raziocinio, coraggio ed inventiva. Un mestiere difficile e dispendioso, senza dubbio. I tifosi clivensi comunque possono dormire sonni tranquilli: in questo, il loro Ds Giovanni Sartori fa letteralmente scuola. La longevità della favola Chievo ne è una palese conseguenza.

Nicola Ledri