Gli scaligeri guardano in cadetteria per il prossimo mercato. La nuova punta clivense arriverà da lì?
Alla ricerca della definitiva consacrazione. Fino ad ora, la parabola calcistica di Stefano Okaka è stata a dir poco altalenante: da appena maggiorenne si parlava di lui come di uno dei nuovi possibili craque del calcio italiano; col tempo però, gli scenari sono notevolmente cambiati. Cresciuto nelle giovanili della Roma, Stefano comincia prestissimo a fare il giramondo, alla ricerca di quella continuità di rendimento che è sempre stata il suo vero tallone d’Achille: viene mandato a giocare rispettivamente a Modena, Brescia, Fulham, Bari, poi i giallorossi, evidentemente logorati dalla sua tardiva consacrazione, lo svincolano ed ecco che il cartellino del possente centravanti viene acquistato dal Parma che, manco a dirlo, lo gira allo Spezia in cadetteria.
Qui il giocatore sta ritrovando lo smalto dei tempi migliori. 34 presenze, 7 gol (non è mai stato un goleador), ma soprattutto giocate molto utili alla squadra, che non può prescindere dalla sua fisicità e dal suo estro. Insomma, Stefano Okaka sta tornando agli standard ai quali fin da adolescente aveva abituato tifosi e addetti ai lavori. Logicamente, a suon di buone prestazioni sta calamitando le attenzioni di alcuni club della massima serie: tra questi, immancabile, il Chievo Verona; società sempre vigile a sul pezzo quando vi è la possibilità di fiutare un buon affare a costi contenuti.
Alla squadra della diga infatti manca proprio una punta di quelle caratteristiche: alta, forte fisicamente, dotata di buona tecnica, che sappia far rifiatare i compagni e dare ordine alla manovra. Considerando che Thereau farà le valigie in estate, ci si potrebbe tuffare nell’intrigante sfida di rilanciare Okaka in serie A. Bisognerà parlarne col Parma, titolare del cartellino, ma gli emiliani dispongono già di un ottimo parco attaccanti quindi difficilmente si opporranno ad un nuovo prestito del ragazzo. Insomma, la palla ora passa alla dirigenza gialloblu. Affondare o meno il colpo? Dilemmi affascinanti di un calciomercato ormai alle porte.
Nicola Ledri