E’ accaduto al termine di una partita di II Divisione.
Un gesto di nervosismo al termine di una gara persa in casa, una gara fondamentale per la corsa salvezza e la decisione di andarsene, di rassegnare le proprie dimissioni da mister. E’ quanto accaduto nel dopo partita di Rimini–Alessandria, terminata con il risultato di 1-0 per gli ospiti. Il protagonista è l’allenatore dei romagnoli Luca D’Angelo che decide di lasciare il posto in panchina dopo un gesto ritenuto inqualificabile. Il mister ha rifilato uno schiaffo al calciatore dei piemontesi Fanucchi, un gesto che lo ha spinto ad andarsene: “Mi sono scusato con Fanucchi — spiega D’Angelo —, non ho fatto una bella cosa e me ne rendo perfettamente conto. Credo che la squadra in questo momento abbia bisogno di un nuovo allenatore. L’ho comunicato ai ragazzi, io sono anche un grande tifoso del Rimini e questo mi porta a vivere la situazione in maniera troppo passionale”.
Poi continua: “Le mie dimissioni sono irrevocabili. Se perdo una gara in questo modo, penso sia un segnale preciso. Credo di essere un buon allenatore, ma quest’anno sicuramente non fortunato per tutto quello che si è visto in campo. Tutte le cose le faccio di getto, nel bene e purtroppo anche nel male. Ho comunicato la mia decisione alla Società e i dirigenti hanno provato a farmi cambiare idea, ma non credo ci riusciranno. Semplicemente perché ritengo che questa sia la cosa giusta da fare per me e per il Rimini”.
Ed il Rimini Calcio come ha preso questa decisione? Nella serata di ieri ha diramato un comunicato nel quale si legge che “La società A.C. Rimini 1912, preso atto delle dimissioni rassegnate da Luca D’Angelo dalla carica di allenatore della Prima Squadra al termine della partita odierna, si riserva di valutare accuratamente la situazione prima di comunicare la propria decisione”.