I due fratelli allenatori non hanno potuto festeggiare una storica doppia promozione.

Dino e Giovanni Pagliari

Dino e Giovanni Pagliari

Forse avrebbero voluto festeggiare insieme una storica doppietta ma la promozione è riuscita solo ad uno dei due. Stiamo parlando di Dino e Giovanni Pagliari, mister rispettivamente di Pisa (I Divisione girone B) e L’Aquila (II Divisione Girone B) che dopo le imprese in semifinale dove avevano eliminato, rispettivamente, Perugia (superfavorita del girone) e Chieti da sfavorite, cercavano l’ennesimo miracolo contro Latina e Teramo. Ebbene il miracolo è riuscito solo a Giovanni mentre il sogno di Dino si è fermato solo dopo i tempi supplementari.

I due fratelli Pagliari, però, un altro mezzo miracolo lo avevano già fatto qualificando Pisa e L’Aquila ai playoff: Dino era subentrato il 19 Marzo a Pane e la sua mano si era vista sin da subito con i toscani che innestavano la marcia giusta e raggiungevano i playoff da quinti con ben nove punti di vantaggio sulla sesta. In semifinale è toccato loro il Perugia, autentica favorita che ha lottato fino all’ultimo per la vittoria del campionato e da sfavoriti riuscivano ad eliminare gli umbri. In finale ecco il Latina che dopo lo 0-0 dell’Arena Garibaldi aveva ancor di più la possibilità di volare in B grazie ai due risultati su tre a disposizione.


I tempi regolamentari terminavano sull’1-1 con il Pisa che andava per primo in vantaggio con Barberis ma veniva riagguantato da Jefferson. Dino è nervosissimo, il caldo è asfissiante e sa che ha ancora 30 minuti per cambiare la storia del match che sembra già scritto a favore dei laziali. Al minuto 97′ i sogni si spegnevano quando il suo portiere Sepe usciva a valanga ed atterrava, in area, Agodirin. Rigore ed espulsione. I cambi erano esauriti ed in porta ci andava Colombini che nulla poteva sul successivo rigore di Cejas. La montagna da scalare ormai era insormontabile ed il terzo gol di Burrai sanciva la fine del sogno per Dino e per il Pisa.

Giovanni, si siede sulla panchina dell’Aquila a cinque giornate dal termine con la squadra già in zona playoff ma mentalmente scarica ed in pericolosa caduta. Il suo merito era quello di riuscire ad agguantare la quinta posizione risollevando il morale dei suoi che si presentavano agli spareggi promozione in grande forma. Già nella semifinale di andata mettevano un serio mattone sulla qualificazione grazie al 2-0 inflitto al favorito Chieti che vinceva solo per 1-0 al ritorno. Nella finalissima c’è ancora un derby questa volta contro la matricola Teramo, spazzata via con due convincenti vittorie: 1-0 all’andata e 2-1 al ritorno. Giovanni faceva felice una intera città che non può tardi di quattro anni fa vedeva una delle pagine più brutte della sua storia. Le sue prime parole sono state: “Sono contento di aver regalato anche fosse per un giorno o una settimana, una gioia ad un popolo che ha avuto una ferita che è ancora aperta.” Bravo Giovanni ma bravo anche a Dino che è arrivato a passo dal sogno.

Enrico Tassotti