Clamoroso quanto accaduto a Caserta nelle ultime ore. Il caos regna sovrano.

Giovanni Lombardi, presidente della Casertana FC (foto dalla rete)

Giovanni Lombardi, presidente della Casertana FC (foto dalla rete)

Dalle stelle alle stalle, in poche ore.

Ha del surreale quanto accaduto nella giornata di giovedi 4 luglio in casa Casertana con la società che ha deciso, in maniera irrevocabile, di lasciare il titolo sportivo nelle mani dell’Amministrazione Comunale.

Ma andiamo con ordine: pare che la goccia che abbia fatto traboccare inesorabilmente il vaso sia stata un’ uscita non proprio idilliaca del Sindaco casertano relativa all’appello del numero uno del sodalizio casertano – “Dateci le strutture e vi faremo sognare” – questo l’appello di Giovanni Lombardi alle istituzioni appena saputo della possibilità di ottenere la Seconda Divisione fra i “Pro” presentando domanda di ripescaggio.

Di tutta risposta, il Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio ha utilizzato facebook per spiegare personalmente la vicenda Casertana.

Le dichiarazioni del Sindaco di Caserta in merito alla querelle-Casertana

Le dichiarazioni del Sindaco di Caserta in merito alla querelle-Casertana

ma come se non bastasse ad accendere un’ infuocata ed inutile quanto infruttuosa faida fra Società ed Istituzioni, lo stesso Sindaco ha inoltre diramato un comunicato ufficiale ribadendo la propria posizione:

“La Casertana ha avuto la disponibilità gratuita dello stadio “Pinto” e della struttura “S. Commaia” in ogni occasione di una corrispondente richiesta della società. In tal senso, l’Amministrazione più volte ha ribadito la disponibilità a garantire alla società Casertana Calcio la gestione pluriennale completa, nel rispetto di norme e procedure, negandola di conseguenza a decine di altre società sportive casertane che pure ne fanno richiesta.

L’Amministrazione, pertanto, auspica ancora una volta di ricevere nel più breve tempo possibile un idoneo progetto in tal senso. Questo è un fatto che non può essere negato da alcuno. L’Amministrazione, su richiesta della Casertana, si è recentemente e prontamente adoperata per individuare strutture utili agli allenamenti della società, mettendone in contatto i responsabili con i vertici della società e auspicando che i rapporti potessero proseguire efficacemente ad iniziativa comune delle parti.

L’Amministrazione si è anche adoperata affinché la Casertana Calcio potesse avere ulteriore disponibilità di una struttura sportiva presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta, attraverso una procedura che non si è ancora conclusa solo perché l’istanza della Casertana, a richiesta dell’A.M., va corredata del visto del Coni. Anche questo è un fatto noto alle parti interessate, che non può essere negato da alcuno. 


Infine, dopo aver programmato il prossimo utilizzo di risorse utili ai necessari lavori nello Stadio Pinto, gli uffici comunali e il sindaco da 72 ore non riescono in merito a contattare il direttore sportivo della società.  Per quanto riguarda la vicenda societaria si ribadisce che il sottoscritto, allo stato attuale, è in possesso di assegni circolari del dottor Pasquale Corvino il cui valore è corrispondente al 20 per cento delle quote del capitale sociale della nuova società, che la presidenza non ha ancora ritenuto di acquisire. Inoltre, si precisa che le attività dell’Amministrazione comunale finalizzate alla ricerca di nuovi sponsor per le realtà sportive primarie della città di Caserta hanno ad oggi, come comunicato al presidente della Casertana, prodotto libere adesioni e sottoscrizioni per oltre 100mila euro. Ogni ulteriore dichiarazione che contrasti con quanto ora affermiamo, oltre che essere nuovamente ingenerosa, si opporrà alla incontrovertibile e ribadita realtà dei fatti.”

A nulla è servito il tentativo di mediazione fra le parti e proprio sul più bello, dopo aver fissato la data per un sopralluogo con un ispettore tecnico allo Stadio “Pinto” di Caserta atto a stabilirne l’agibilità utile per disputare il prossimo campionato di Seconda Divisione, ecco che la Società ha emanato in serata un comunicato incontrovertibile che, forse, segna la fine del calcio a Caserta.

I tifosi staranno già facendo gli scongiuri sebbene quanto dichiarato non possa essere fraintendibile:

“La Casertana F.C., preso atto dei comunicati stampa diffusi nelle ultime ore  da parte di tifosi, potenziali soci e amministrazione comunale, che evidenziano circostanze completamente diverse dalla realtà dei fatti, comunica quanto segue:

1) E’ da oltre un mese che si stanno compulsando le forze politiche e imprenditoriali per coinvolgerle nello sviluppo del “progetto Casertana”, al  fine di riportare la città (e la provincia) di Caserta nel calcio che conta con solide e durature basi e senza prendere in giro nessuno, atteso che la  disponibilità del Presidente (come chiarito più volte) era quella di contribuire sino ad un  massimo del 50% del budget economico. Risultato:  abbiamo perso l’unico sponsor che avevamo Cedi Sigma (€ 50.000 di contributo annuo), viceversa abbiamo trovato un imprenditore casertano che si è reso disponibile a sottoscrivere il 20% del capitale sociale. Ci sono stati presentati poi innumerevoli soggetti che si sono poi dimostrati non interessati o poco affidabili. Ad oggi non vi sono altri concreti operatori interessati.

2) E’ da oltre un anno che si stanno richiedendo strutture  adeguate ad un progetto calcistico che prevede investimenti finanziari importanti per arrivare alla serie C unica nel 2014/2015 e da lì creare una base di partenza ancora più ambiziosa. Risultato: ci siamo allenati per circa un anno  su un campo di calciotto con orari limitati (gli allenamenti dovevano terminare per le 14.45) per far posto ad una scuola calcio; il sabato alcune volte non avevamo la disponibilità del campetto per la rifinitura. Successivamente si è trovato un campo privato a Marcianise, anche lì con forti limitazioni sugli orari. Il settore giovanile si è allenato su uno pseudo campo in terra battuta. Nonostante da oltre un anno l’amministrazione comunale ci aveva “promesso” la messa in gara d’appalto per la gestione pluriennale (trentennale) del Salvatore Commaia con investimenti a carico del privato per creare una cittadella del calcio giovanile casertano (come peraltro già effettuato dall’amministrazione comunale per altri siti ed a favore di soggetti privati), oggi leggiamo che il comune aspetta un nostro progetto!!! Non credevamo che gli appalti pubblici dipendessero da progetti privati….Non vi sono ad oggi altri campi disponibili, tutto il resto sono chiacchiere da bar.

3) Il Sindaco ci comunica che da 72 ore sta cercando di contattare il direttore generale Pannone, non si sa bene per quali motivi e non vi riesce. Ma l’amministratore della società Casertana Calcio è il Sig. Maiello Antonio, consigliere comunale, che frequenta il Comune piuttosto assiduamente (giornalmente) avendo l’ingrato compito di cercare di risolvere le continue problematiche dello stadio Pinto. Bastava rivolgersi a lui.

4) Alla luce di tutte queste problematiche abbiamo cercato di spronare le forze politiche e imprenditoriali la scorsa settimana con una lettera aperta inviata al Primo cittadino, chiedendo di fare presto. Risultato: non abbiamo sentito più nessuno.


5) Ci siamo attivati in questi giorni per convocare una riunione dei potenziali soci per programmare la ricapitalizzazione necessaria alla predisposizione della fideiussione bancaria da € 700.000 per l’iscrizione in Lega Pro. Ci è stato risposto che bisognava parlare con il Sindaco.

Pertanto, tenuto conto degli sforzi economici e di immagine fatti quest’anno pensavamo di meritare qualcosa di più che le solite critiche ed offese.

Ci siamo fidati troppo, ma solo per amore di questo nobile sport e della Casertana.

Eravamo riusciti in un impresa che mancava da tanti anni, ma invece di aiutarci ci hanno creato delle imboscate mediatiche.

L’unica cosa che ci rimane da fare è deporre le armi, di fronte a questa ”guerra interna” che ci vede perdenti (tutti parlano ma gli unici che hanno il diritto di farlo siamo noi della Casertana che ci abbiamo rimesso molti soldi, e tanto lavoro).

Pertanto si mette a disposizione dell’Amministrazione Comunale in modo irrevocabile il titolo sportivo, di modo che sarà cura dei nuovi soci decidere le future strategie calcistiche di questa città.”

Nei prossimi giorni sono attese novità per capire se porre o meno la parola fine per il calcio a Caserta.

Mario Miccio