Pablo Daniel Osvaldo non amava particolarmente Roma, come si è capito dalle numerose frizioni tra il bomber e i sostenitori giallorossi, e come esplicitato dalle dichiarazioni rilasciate in occasione del suo passaggio al Southampton.
Non vedeva ora di cambiare aria Pablo Daniel Osvaldo e lo ha detto a chiare lettere durante la conferenza stampa di presentazione al suo nuovo club:
“Non vedevo l’ora di scappare da Roma, non ce la facevo più. Sono andato via perché non sopportavo più l’ambiente in cui stavo vivendo. A Roma una parte dei tifosi mi ha trattato malissimo e non capisco perché sia andata così. Ho dato tutto alla maglia della Roma, e sono stato ricambiato male da una parte della tifoseria. A Roma troppa gente si fa condizionare dalle radio e da alcuni giornali. Mi avevano preso di mira.
Ogni cosa era colpa mia. Ma i problemi che ho avuto con la Roma non coinvolgono l’Italia e la Nazionale. Amo l’Italia perché è un Paese che mi ha accolto come un figlio, e nel quale mi trovo bene. La stessa cosa vale per la Nazionale. Spero di ritrovare la serenità che avevo perduto negli ultimi tempi e di giocarmi al meglio le mie chanches. Alla maglia azzurra ci tengo”.
“Ho voluto il Southampton per tre ragioni. Primo: è il club che mi ha cercato di più. Secondo: sono contento di ritrovare Pochettino. È un grande tecnico e un fantastico motivatore. E’ un uomo che apprezza e rispetta il mio lavoro, cosa che mi è mancata negli ultimi anni, e spero di ripetere con lui i livelli dei tempi dell’Espanyol. Terzo: mi piace l’idea di giocare nella Premier. E’ sempre stato un sogno per me misurarmi in questo campionato. Per uno che viene da Spagna e Italia, è fantastico il rispetto che c’è in questo Paese nei confronti dei giocatori. Del Southampton, in particolare, conosco Ramirez, con il quale quest’estate ho disputato una gara benefica negli Stati Uniti”.
Nicola Mirone