Per la prima volta nella sua storia la nazionale della Giordania è ai playoff per accedere ai Mondiali di calcio.

Jordan FA

Jordan FA (foto dal web)

Per guadagnarsi un posto a Brasile 2014 la Giordania  dovrà vedersela con l’Uruguay di Cavaniin una sfida tutt’altro che semplice il 13 novembre. La squadra è quindi attesa da un vero e proprio appuntamento con la storia, essere arrivati fin qui, dopo il complicato cammino nel girone di qualificazione contro Oman, Australia, Iraq e Uzbekistan è un vero e proprio miracolo per una nazione come la Giordania, il cui piazzamento più prestigioso sono stati fino ad ora due quarti posti in Coppa d’Asia.

Essere approdati allo spareggio con la quinta sudamericana è un risultato stupefacente per una nazione che punta fortemente sul calcio soltanto da alcuni decenni, come confermato da Emanuele Giulianelli sulla Gazzetta dello Sport, grazie alle rivoluzionarie idee del principe Ali Bin Al-Hussein, capo della Jordan Football Association e vero e proprio promotore del calcio in Giordania.  Lui stesso ha voluto e creato dei “Prince Ali centers“, scuole calcio in cui si insegnano ai più piccoli i fondamentali del gioco.


La favola della Giordania è certamente un bene per il calcio attuale: vedere una nazione, fino ad ora sconosciuta ai grandi palcoscenici, raggiungere traguardi così prestigiosi è sintomo che c’è possibilità per tutti di farsi valere grazie all’impegno e alla perseveranza, valori che dovrebbero essere i più rappresentativi del nostro sport preferito.



Nicola Mirone