Mister Arturo Di Napoli ha dovuto chiamare le forze dell’ordine per recuperare gli effetti personali dei calciatori.
In Serie D ci sono situazioni davvero molto molto difficili con calciatori che vivono giornalmente nel caos a causa di società assenti, menefreghiste che a volte approfittano di ragazzi che vedono ancora il gioco del calcio come un lavoro.
Questa volta vogliamo raccontarvi la storia del Riccione Calcio, società militante nel girone D della Serie D, che in panchina ha uno che non ha bisogno di presentazioni: Arturo Di Napoli. Tanti gol nella sua carriera in tutte le categorie e che si sta affacciando da un paio d’anni a questo mondo come tecnico. A Riccione dal punto di vista sportivo non sta andando malissimo in quanto la squadra se la sta battendo per evitare i playout e viste le difficoltà giornaliere, questo è un già un miracolo. Abbiamo parlato di difficoltà giornaliere perchè l’ultimo episodio è proprio datato mercoledi 27 novembre quando lo stesso Di Napoli ha chiamato i carabinieri!
Il motivo? Permettere ai suoi calciatori di recuperare gli effetti personali rimasti negli spogliatoi dello stadio, chiuso perché il Riccione non ha pagato le spettanze alla società che gestisce l’impianto, la 3 Villaggi. “Abbiamo chiamato le forze dell’ordine per tutelare in primo luogo i ragazzi e quello che fino ad oggi a livello sportivo hanno fatto, – spiega Di Napoli – e inoltre, per evitare di andare incontro a sanzioni o ad eventuali squalifiche abbiamo semplicemente fatto attestare che io e la mia squadra siamo regolarmente sul posto di lavoro, ma per vari motivi sia ieri che oggi non ci è stato permesso di allenarci. Non voglio entrare però nel merito della questione perchè non è il mio compito, se vi sono eventuali problematiche è dovere della società risolverle.”
Per domenica 1° dicembre il problema del campo non si porrà in quanto il Riccione è di scena fuori casa contro la Clodiense ma siamo sicuri che in questa situazione la trasferta sarà garantita? Il calciomercato è alle porte ed in queste condizioni non è escluso che ci sia un fuggi fuggi generale verso altri lidi dove si possa praticare ancora calcio in modo consono.