La Procura della Figc ha deciso di punire il club di Nocera Inferiore e 17 suoi tesserati per la gara farsa disputatasi a Salerno il 10 novembre scorso

"Rispetto per Nocera" cosi i calciatori della Nocerina in campo nel derby (Miccio/TuttiCalciatori)

“Rispetto per Nocera” cosi i calciatori della Nocerina in campo nel derby (Miccio/TuttiCalciatori)

Il 2013 sta per terminare ma la Procura Federale dimostra di non essere in vacanza, anzi. L’organo della FIGC ha emesso ben 17 deferimenti a tesserati della Nocerina più la stessa società molossa per la gara farsa contro la Salernitana dello scorso 10 novembre durata poco più di 20 minuti e data vinta ai padroni di casa a tavolino per 3-0.

Il comunicato della federcalcio parla di tesserati deferiti “per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva, con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara“.
I tesserati colpiti dal provvedimento sono il presidente, Luigi Benevento, Giovanni Citarella (Amministratore Unico), Luigi Pavarese (Direttore Generale e nell’occasione dirigente accompagnatore della squadra), Gaetano Fontana (allenatore), Salvatore Fusco (allenatore in seconda), Giovanni Rosati (medico sociale).
I giocatori deferiti sono, invece, Carlo Cremaschi, Domenico Danti, Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Edmunde Etse Hottor, Celso Daniel Jara Martinez, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore, Giancarlo Malcore, Carmine Polichetti e Lorenzo Remedi. Tutti i tesserati sono stati deferiti “per avere, prima e durante la gara Salernitana-Nocerina, valevole per il Campionato di prima divisione, girone B, in concorso fra loro, ciascuno con le rispettive condotte a loro di seguito contestate, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara, concordando artatamente la sostituzione di tre calciatori al 1° minuto di gioco e simulando, nel breve volgere di 16 minuti (tra il 4′ e il 19′), 5 infortuni al fine di determinare il venir meno del numero minimo di giocatori previsto dal Regolamento del gioco del calcio per poter continuare una gara, con la conseguente sospensione della partita“.


In particolare, si legge, “Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione. Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione.
Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all’accordo illecito avallando l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni“. Deferita anche la Nocerina “in ordine agli addebiti contestati a Benevento, Presidente della Società, e a Citarella, Amministratore Unico” e per gli addebiti contestati a tutti gli altri tesserati.
Non si è fatta attendere la reazione del club molosso che ha emesso una nota a nome del presidente  Luigi Benevento: “Questa società non ha mai incentivato, nè avallato, la decisione di non scendere in campo. Al contrario, ha fatto tutto il possibile perché i calciatori partecipassero regolarmente alla partita nonostante la paura evidente degli stessi, minacciati in ritiro e poi quasi costretti a giocare dalle autorità di pubblica sicurezza durante l’incontro sul pullman“.