Sono durissime le parole del dirigente della società marchigiana all’indomani della gara rinviata contro gli abruzzesi.
Tutti sanno che ieri non si è potuta giocare Sulmona–Matelica, gara valida come 17esima giornata del girone F del campionato di Serie D. La motivazione della decisione è stata l’impraticabilità del campo visto che una sua porzione era coperta da neve trasformatisi in ghiaccio. La società marchigiana, però, non ci sta e, per bocca del vice presidente Carlo Dolce, attacca pesantemente il club abruzzese minacciando decisioni clamorose se il Giudice Sportivo decidesse di far giocare in altra data la partita.
“Sono indignato. E’ questo ciò che sento, indignazione” sono queste le prime parole del dirigente del Matelica che dimostra di non ha ancor smaltito la rabbia e la sua amarezza verso la situazione che hanno dovuto affrontare squadra, dirigenti e tutti coloro che si sono mossi alla volta dell’Abruzzo. “Non esiste che una società seria come la nostra debba farsi prendere in giro in questo modo. C’era da togliere il ghiaccio in una piccolissima parte del campo, vicino a una bandierina e sono stati tutti con le mani in mano ad aspettare che trascorresse il tempo per la convalida del rinvio. E’ normale? Siamo stati presi in giro tutti”.
E’ un fiume in piena il vice che racconta di un terreno di gioco intenzionalmente abbandonato a sé stesso e una situazione costruita ad hoc viste le vicende societarie che avevano interessato il Sulmona in settimana, che avrebbero costretto a scendere in campo la squadra Juniores. Non è tutto. “E’ inaccettabile non aver avuto la possibilità di disputare la partita per pochi metri quadrati di “neve ghiacciata”, perché di questo si trattava. Non mi venissero a parlare di temperature scese sotto lo zero, addirittura a -10, perché noi siamo arrivati il sabato e le temperature durante la notte non si sono neanche avvicinate a quelle indicate dal Sulmona Calcio. Poi se ciò fosse vero, come si spiega che il 99% della superficie del campo fosse praticabile?
Sostenere che è stato fatto ogni possibile tentativo per rendere il campo agibile è assolutamente falso dato che sabato nessuno è intervenuto e quanto provato a fare domenica è apparso solo un tentativo per non essere penalizzati dalla Federazione.Vorrei ricordare che il comunicato ufficiale n. 1 del 1/7/2013 del Dipartimento Interregionale prevede l’obbligo alle società partecipanti al campionato nazionale dilettanti di serie D di provvedere allo sgombero della neve caduta fino alle 48 ore precedenti la gara. Tra l’altro se la società si fosse resa conto dell’inagibilità del campo avrebbe dovuto provvedere a spostare l’incontro in altro stadio, come già è avvenuto per la gara disputata contro la S.S. Maceratese”. Il vice presidente infine avverte: “Se saremo obbligati a rigiocare la partita, anzi a giocarla, visto che la squadra si è a mala pena riscaldata, con tutto ciò che comporta un’ulteriore trasferta non escludo che possa arrivare a dimettermi perché a farci prendere in giro in questo modo io non ci sto”.