E’ la risposta del numero uno pugliese alle dure contestazioni subite al riento dalla trasferta di Lucera.
Guai in vista per il Bisceglie che domenica ha perso 3-1 contro il San Severo lontano dalle mura amiche rendendo ancora più dura la sua strada verso la salvezza. I guai arrivano perché calciatori e staff sono stati oggetto di insulti verbali e anche fisici da un gruppo di tifosi furibondi dopo l’ennesima brutta figura sul campo. Tutto questo ha provocato l’ira del presidente Nicola Canonico che ha annunciato le sue dimissioni e minacciato di liberare tutti i giocatori, giocando le restanti gare con la juniores, se non ci saranno nuovi imprenditori che vorranno prendere il suo posto.
La notizia è apparsa attraverso un comunicato in cui si parla anche della volontà di molti calciatori di andarsene, impauriti dall’azione dei tifosi. Ecco il comunicato integrale:
L´ A.S. Bisceglie calcio 1913 comunica, con la presente nota, le dimissioni irrevocabili del proprio presidente Nicola Canonico, profondamente deluso e amareggiato per quanto accaduto al rientro della squadra dopo la trasferta di Lucera.
“Con grande rammarico e rabbia ho deciso di dimettermi dalla carica di presidente del Bisceglie Calcio. Quello che è accaduto ai tesserati al rientro dalla trasferta di Lucera non ha nulla a che vedere con lo sport. Contestare è un diritto di tutti gli appassionati, mettere le mani addosso ai tesserati no. Sette, otto calciatori sono stati oggetto di strattoni e schiaffi, fra cui il giovane terzino Belfanti che, così come gran parte dei giocatori, hanno chiesto espressamente stamane di andar via perché non intendono più rimanere a Bisceglie.
Avevo intenzione di intervenire sul mercato e rinforzare la squadra, tantè che avevamo già un accordo di massima con un paio di atleti, ma questo episodio cambia tutto.
Capisco la rabbia della tifoseria e posso comprendere la contestazione verbale, che è leggittima, ma certi episodi non possono lasciarmi indifferente.
Ho il diritto e il dovere ti tutelare la loro immagine ma anche la mia. Come responsabile dei miei tesserati ed essendo il primo esponente del club, non posso rimanere inerme davanti a tale atto.
Per tali motivi ho deciso, con grande dispiacere che nutro per tutta la parte buona della tifoseria biscegliese che vive il calcio come me per puro divertimento e passione, di dimettermi irrevocabilmente insieme a tutto lo staff dirigenziale.
Domani incontrerò il Sindaco Avv. Spina per consegnarli simbolicamente il titolo della squadra sperando che ci sia una cordata di imprenditori biscegliesi pronti a subentrare e a salvare la situazione.
Mi auguro che entro domenica qualcuno si faccia avanti per prendere in mano la situazione e condurre la squadra verso la salvezza, in caso contrario tutti i giocatori saranno liberi di accasarsi altrove e già da domenica in campo andrà la formazione juniores.”