L’ Atalanta è colpita con una multa di 66 mila euro da parte della Prefettura bergamasca per aver presuntivamente favorito gli ultras nell’acquisto dei biglietti nella stagione 2010-2011.
L’Atalanta è stata multata per 66 mila euro e in solido il direttore operativo orobico Roberto Spagnuolo per aver favorito, con una presunta corsia preferenziale, un gruppo di ultrà nell’acquisto dei biglietti. I fatti si riferiscono alla stagione calcistica 2010-2011 dove a seguito di indagini da parte della Digos condotte in due ricevitorie del capoluogo bergamasco sono state ritrovate ben 300 copie di carta d’identità per l’acquisto di altrettanti biglietti delle gare dell’Atalanta, che avvenivano con un giorno di anticipo sull’apertura delle prevendite.
La Prefettura bergamasca contesta alla società nerazzurra la violazione della Legge 41 del 2007, che regola i rapporti tra i club di calcio e le associazioni dei tifosi, assicurando un mero vantaggio di tipo logistico (un modo per aggirare la tessera del tifoso), garantendosi così il supporto della spina dorsale della tifoseria nelle gare allo Stadio Fratelli d’Italia. Le indagini sono durate più di due anni: è stato ascoltato il responsabile della biglietteria che ha parlato di una riunione con la dirigenza atalantina per risolvere il problema dei biglietti. “Mi hanno detto che bisognava trovare una soluzione per i biglietti agli ultras”.
In seguito una delegazione di ultras capitanata da “Bocia” Galimberti fecero una riunione, a cui presero parte i dirigenti Spagnuolo e lo stesso Galimberti e si trovò l’escamotage del giorno d’anticipo nell’acquisto dei biglietti. Nella stagione calcistica in oggetto la “Curva Nord” tornò allo Stadio a farsi sentire a sostenere la squadra mentre ad inizio campionato così non era.
Spagnuolo si difende attraverso l’Avv. Bruni che mette in evidenza come nelle ricevitorie chiunque potrebbe entrare e trovare i biglietti in anticipo. Inoltre il legale sostiene che la Legge 41 vieta solo le provvidenze di natura economica nei confronti delle associazioni dei tifosi. La sanzione pecuniaria di 66 mila euro corrisponde a un terzo dell’importo massimo previsto. Il Dirigente operativo bergamasco farà opposizione al Tribunale civile. Intanto l’Atalanta tace e non si è presentata in Prefettura.
Zaffaroni Fabio