La Bundesliga è il primo campionato europeo ad assegnare il titolo 2014. Il Bayern Monaco si laurea campione battendo tutti i record di precocità, di imbattibilità, di vittorie.
Pep Guardiola sta facendo il miracolo. Sembrava impossibile migliorare i risultati del Bayern Monaco che lo scorso anno vinse tutto e, invece, lui è sulla strada di rivincere tutto migliorando nei numeri e nel gioco. Riconfermarsi in Champions League è la scommessa più grande, ma sicuramente bisognerà fare i conti con questa armata apparentemente senza difetti.
I bavaresi hanno vinto e Berlino contro l’Herta con un tranquillo 3-1 (reti di Kroos, Gotze e Ribery), così risultando matematicamente irraggiungibili dalle inseguitrici. Inseguitrici che, intanto, si annullavano tra di loro: si è, infatti, chiuso sul risultato iniziale di 0-0 il derby della Ruhr tra Borussia Dortmund e Schalke04. Ora, a sette giornate dal termine della Bundesliga e con 21 punti in gioco, Lahm e compagni hanno ben 25 di vantaggio sulla seconda.
25 vittorie, 2 pari, nessuna sconfitta. 19 vittorie consecutive. L’ultimo pari, anzi, l’ultima non vittoria è datata Sabato 5 Ottobre 2013 a Leverkusen. L’altra X è della 4ª giornata a Friburgo. Per il resto, i punti son stati sempre raccolti di tre in tre. Nessuno aveva mai vinto la Bundesliga con sette partite d’anticipo. Nessuno l’aveva mai vinta a Marzo. Per misurare il trionfo, basta pensare che per soli sei giorni non l’han vinta in Inverno… Ora Guardiola sicuramente vorrà continuare la striscia, battere altri record, chiudere il torneo imbattuto.
Questa macchina da guerra è il giusto mix tra il lavoro fatto negli ultimi anni da Heynkes e dalla dirigenza capitanata da Uli Hoeness (recentemente finito in galera per evasione fiscale), e l’apporto di Pep Guardiola. La rosa è quasi la stessa dello scorso anno. Claudio Pizarro ha sostituito Mario Gomez; Thiago Alcántara ha preso il posto Luíz Gustavo. Il resto è il team che la passata stagione alzò la Coppa dei Campioni al cielo di Wembley. Il cambio è stato nel gioco: Pep ha applicato il tiki-taka ai panzer, ha introdotto il “falso nueve”, con Gotze o Muller spesso al posto del capocannoniere Mandzukic, ha rallentato il ritmo del gioco, ha richiesto ai suoi pazienza e ricerca degli spazi. Il risultato è una parvenza di perfezione che ora cercherà conferme nel torneo più importante.
Nessuno, infatti, vince la Coppa dei Campioni per due anni di fila dall’ormai lontano 1990. Ci riuscì Arrigo Sacchi col Milan. Ci proverà Guardiola, alla ricerca del suo terzo alloro come allenatore, quarto includendo quello conquistato da calciatore. Il Manchester United (che, intanto, è crollato 0-3 in casa nel derby contro il City) già trema all’idea che la prossima settimana ad “Old Trafford” arriveranno questi insaziabili trogloditi in cerca di nuova gloria.
Mario Cipriano