Luca Toni e Ciro Immobile ovvero l’esperienza e la voglia di emergere, rappresentano la fabbrica del gol. Si contendono la classifica degli attaccanti italiani.

Ciro Immobile

Ciro Immobile (foto dal web)

Luca Toni, attaccante dell'Hellas Verona

Luca Toni, attaccante dell’Hellas Verona

Luca Toni e Ciro Immobile si contengono la classifica dei cannonieri e la maglia della Nazionale Italiana, a suon di reti. Il ragazzone 37enne di Pavullo sul Frignano (Mo) è arrivato con la partita del brunch della 35^ giornata a quota 20 reti, pardon 19.

La Lega Calcio frettolosamente ieri pomeriggio ha emesso un comunicato dove non assegnava al giocatore emiliano la seconda rete; per gli organi calcistici, infatti, il 2°gol è autorete del portiere del Catania Frison. L’attaccante che ha come rito sportivo dopo ogni gol quello di ruotare la mano intorno all’orecchio, ha sempre fatto centro in ogni formazione dove è andato a giocare; vincitore della classifica dei cannonieri con diverse squadre in diverse categorie e non solo in Italia: a Palermo nella stagione 2003-2004 in Serie B con 30 gol, a Firenze con i gigliati nella stagione 2005-2006 con 31 reti, in questa stagione vince anche la scarpa d’oro, ed è il primo italiano, nel 2007-2008 in Bundesliga con la maglia del Bayern con 25 reti, quest’anno con 19 reti a 3 turni dalla fine si sta contendendo con Ciro Immobile la palma di miglior attaccante a suon di gol.


Attaccante forte atleticamente dove l’altezza di 1,92 viene ben sfruttata assieme alla componente tecnica. In Germania vince la Bundesliga e sempre in Germania è Campione del Mondo con gli azzurri di Marcello Lippi nel 2006. Professionista che più di due stagioni in un club non è mai stato tranne che in Germania: ha avuto più di un problema con i tecnici al Bayern con Ottmar Hitzfeld, e alla Juventus con Antonio Conte (hanno prevalso le scelte societarie a inizio stagione), sebbene andando in gol con la maglia bianconera nella prima gara all’esordio dello Juventus Stadium.

Ha maturato anche un’esperienza a Dubai per 6 mesi con l’As Nasr. Dopo il ritorno dello scorso anno alla Fiorentina, quest’anno sta portando in alto i gialloblu di Mandorlini e ieri ha mal digerito la sostituzione per la sua grande voglia di giocare sempre. Ad oggi sembra tagliato fuori dai 23 uomini di Prandelli per il Brasile, lui e Totti vista l’età non sono nei programmi del tecnico bresciano. Gli scarsi risultati di Mario Balotelli in questi ultimi periodi fanno storcere il naso a più di un critico. C’è ancora tempo, ma la mancata convocazione nei 40 degli stage azzurri di qualche settimana fa, fanno prefigurare un esito negativo sulla convocazione per il Brasile a meno di eventi eccezionali.

Ciro Immobile a suon di gol è l’altra faccia giovane degli attaccanti in odore di Nazionale. Il giocatore del Torino dopo un’annata così così a Genova con la maglia dei rossoblu, ha trovato con il tecnico Giampiero Ventura il giusto feeling. L’attacante di origini napoletane, sostenuto in attacco dall’altro azzurro Alessio Cerci, con la rete con l’Udinese è a quota 21 reti. Lanciato dal boemo Zeman in quel di Pescara, trova in questa stagione la consacrazione nel grande calcio e la palma di capocannoniere è a un passo.

Ovviamente Cesare Prandelli non può portarli “tutti” e deve fare delle scelte. Toni e Immobile rappresentano le due facce della stessa moneta: l’uno l’esperienza, le doti tecniche e aeree, l’altro la velocità, l’età verde, la voglia di emergere. Il Commissarrio Tecnico ci deve pensare bene. Immobile è sicuro della maglia azzurra,ha dalla sua l’età. Il tecnico azzurro l’ha più di una volta fatto intendere di privilegiare i giovani che hanno già dato prova di passare esami severi.

Zaffaroni Fabio