Parma e Torino si fronteggiano nelle aule dei Tribunali per disputare l’Europa League. In queste ore si attende la decisione del Tar ma si attende anche quella del Tas, ma quando?

Sede Tribunale di Losanna (foto dal web)

Sede Tribunale di Losanna (foto dal web)

Prosegue la questione diatriba tra Parma e Torino per la disputa dei preliminari di Europa League.

Conflitto anche serrato sugli organi di stampa. Il direttore generale del Parma Leonardi in queste ore si è lasciato andare a questo sfogo: Il Torino è talmente sicuro delle proprie ragioni e rispettoso del risultato del campo che fa tutto l’ostruzionismo possibile e immaginabile per ritardare lo svolgimento del procedimento davanti al Tas”.

Il Torino vuole che il giudizio del Tas venga emesso dopo l’inizio dell’Europa League. Solo in questa maniera si spiega il rifiuto di acconsentire il procedimento in via d’urgenza. Questa condotta ha allungato i tempi”.

In queste settimane il Parma avrebbe voluto un atteggiamento diverso dalla Società granata che si oppone come terza parte. In entrambi le tifoserie si vivono momenti di tensioni a Torino sponda granata si rivedono le competizioni europee dopo oltre 20 anni a Parma si mastica amaro e si morde il freno dove si vede sfumare l’Europa League per decisioni degli organi Federali.

Il Parma sul campo ha diritto di partecipare alla competizione europea ma per il ritardato pagamento di contributi IRPEF di 280 mila euro, per giocatori “parcheggiati” in altre società nella stagione 2013-14 si è visto negare l’accreditamento per la Licenza Uefa, così hanno deciso tre gradi della Giustizia Sportiva. Il Toro classificato appena dopo il Parma ha guadagnato di diritto di disputare i preliminari di Europa League che si disputeranno a fine Luglio prendendo il posto di competenza della squadra di patron Ghirardi.

Il primo dirigente crociato ha subito fatto fuoco e fiamme tuonando, nell’immediatezza della sentenza all’Alta Corte del Coni: “ Vendo il Parma, il calcio è in mano a brutta gente, io me ne sto a casa mia” così ha tuonato in una inferocita conferenza stampa. Da subito il Direttore Generale Fabrizio Leonardi ha preso in mano la situazione con delega di fatto di tutte le operazioni legali, burocratiche, amministrative, e di mercato del Parma. Ancora in questi giorni Ghirardi continua con insistenza a ribadire di volere vendere la società di avere avuto contatti per la vendita; il mercato in uscita in casa ducale ha incominciato ad avere urgenza, l’allenatore Donadoni è andato a verificare la disponibilità in casa Lazio ma è rimasto poi a suo posto, Biabiany in trattativa con l’Inter settimana scorsa, poi sembra sfumare!

Il nazionale Parolo è accostato lungo il Tevere, ì pezzi da novanta del Parma sono in smobilitazione? Pare di si. Insomma Ghirardi vorrà poi vendere davvero? Nel frattempo l’intricata matassa della Licenza Uefa è lontana dal dipanarsi. Leonardi ha spinto la società emiliana su due tavoli: quello italiano con il ricorso al Tar e quello europeo con il ricorso al Tas di Losanna dove ancora oggi non si conosce la data dell’udienza, non solo in Italia la Giustizia fa acqua. Il Tar di Roma in queste ore discute in Camera di Consiglio con tre parti in causa, il Parma, il Torino, la FIGC senza che i rispettivi legali Ranieri, Tedeschini, Medugno siano presenti al dibattimento.


Il Tar romano non procederà nel merito della questione ovvero non può ribaltare le sentenze Federali (sono i limiti o i principi cardini dell’ordinamento regolamento sportivo), il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio potrà decidere sull’ammissibilità della richiesta immediata dell’esecutività del provvedimento dell’Alta Corte (sospensiva). Tanta è la carne al fuoco, potrà decidere sul ipotizzabile risarcimento danni che il Parma reclama? nei confronti del Coni.

Il fatto nuovo questa settimana proviene da una decisione del Tas di Losanna che ha creato un caso di riammissione che potrà fare scuola. Il Tas di Losannache ha riammesso la squadra russa del Rostov vincitrice della Coppa Nazionale, dopo che la Federazione Russa in un primo momento ha concesso la Licenza Uefa alla Lokomotiv Russa: in questa caso il contendere è il Fair Play Finanziario, ai russi si imputavano ritardi nei pagamenti di alcuni stipendi, di qualche centinaio di migliaia di euro non ancora saldato. Ebbene il massimo Tribunale sportivo internazionale ha ribaltato una decisione di una Federazione nazionale, riammettendo una squadra che sul campo ha meritato il posto. In questo caso stiamo parlando di Fair Play Finanziario, materia molto intricata che al massimo si risolve con una grossa ammenda vedi il caso di P.s.g e altre.

Il comunicato del Tas di Losanna:

Losanna, 23 giugno 2014 – Il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha accolto oggi il ricorso presentato da JSC PFC Rostov contro la decisione presa dalla Commissione d’Appello Licenze per Club della Federcalcio russa (RFU) il 30 Maggio 2014 di rigetto della domanda del Rostov per ottenere la licenza UEFA per la stagione 2014/15 e imponendo varie multe per un totale di ca. RUB 3,5 milioni dovuti a problematiche del club nel soddisfare i requisiti finanziari previsti dalla normativa UEFA e il Regolamento RFU.

Il Rostov ha vinto la Coppa di Russia l’8 maggio 2014 e aveva i requisiti per partecipare alla UEFA Europa League 2014/15.
Il gruppo di esperti CAS responsabili di questa materia ha stabilito che il Rostov non ha violato le disposizioni UEFA sul fair play finanziario e ha deciso di concedere la licenza al club per la partecipazione alle competizioni UEFA per club 2014/15 stagione.



Il secondo aspetto di questo appello, relativo ad una possibile violazione del Regolamento RFU e alle ammende inflitte al club, sarà deciso dal CAS in una fase successiva.
Data l’urgenza di questo ricorso presentato il 6 giugno 2014, il CAS ha emesso la sua decisione senza motivazioni. Gli atti saranno emessi il prima possibile.

Il Parma preme sull’acceleratore vuole giocare i preliminari di Europa League che a fine Luglio si disputano, ma i granata non vogliono mollare l’osso-soldi dell’Europa League, anche qui c’è una bella “torta” di diritti televisivi da spartire.

 

Zaffaroni Fabio