I Diavoli Rossi del Belgio si impongono, in rimonta, per due reti ad una. L’Algeria ha retto finchè ha potuto
Belo Horizonte, 17/06/2014
Pagelle Belgio
Courtois sv: viene spiazzato dal rigore di Feghouli che gela la sua Nazionale. Praticamente inoperoso per tutto il resto del match.
Alderweireld 5: in costante difficoltà sul laterale del Leicester Mahrez. Dimostra tutta la vulnerabilità del team belga sugli esterni difensivi.
Van Buyten 5,5: l’esperto difensore del Bayern Monaco aveva dichiarato di voler fare da chioccia ai tanti giovani compagni. Dopo la prestazione offerta contro l’Algeria, si potrebbe tranquillamente dire che la scelta da parte di Wilmots di mandarlo in campo al posto di Vermaelen non si è rivelata del tutto vincente.
Kompany 6: discreta la prima apparizione del difensore del Manchester City in una competizione iridata. Si dimostra autoritario senza dubbio molto più del compagno di reparto riuscendo anche a tenere a bada Soudani.
Vertonghen 5: il centrale degli Spurs si trova palesemente fuori luogo come terzino sinistro tanto che, alla prima occasione pericolosa, Feghouli lo brucia provocando un calcio di rigore e la susseguente ammonizione.
Chadli 5: per l’ala del Tottenham, marocchino di origini, non è sicuramente una partita come le altre per ovvi motivi geopolitici. Sebbene le motivazioni fossero a mille, i piedi proprio non aiutano la prestazione del giovane talento belga. Sempre in ritardo su tutti i palloni che bazzicano dalle sue parti (dal 1′ st Mertens 7: l’esterno del Napoli ingaggia, dal suo ingresso, una sfida tutta partenopea con l’altro napoletano Ghoulam sull’out mancino. Dotato di caratteristiche tecnico-tattiche che lo rendono secondo a pochissimi calciatori al mondo, scarica un terribile destro alle spalle di M’Bolhi dopo una cavalcata di 30 metri regalando la prima gioia mondiale alla propria gente).
Witsel 6,5: lo Zenit ha sborsato circa 40 milioni per accaparrarsi questo talento. Il motivo è presto intuibile: è praticamente l’unico dei suoi a provarci con una certa convinzione sia nel primo che nel secondo tempo. Nella ripresa sale in cattedra assieme ai compagni Mertens e Fellaini.
Dembele 5: altro centrocampista del Tottenham ed altra prova da rivedere nella prateria solitaria che è il centrocampo del Belgio nella prima frazione (dal 20′ st Fellaini 7: l’ ingresso in campo del forte centrocampista offensivo dello United da’ la scossa necessaria al Belgio per reagire dallo schiaffo iniziale. La torsione che vale il pareggio non ha eguali, riesce in un sol colpo a spostare fisicamente il centrale Halliche ed a dare una frustata che si insacca sotto la traversa. Esordio memorabile).
De Bruyne 6,5: prova alla “Dottor Jekyll e Mr Hyde” per il talento cristallino del Wolfsburg. Anonimo per quasi 70′ di gioco, complice l’infelice giornata dei compagni di reparto, si trova spesso nella scomoda posizione di dover fare da collante fra il reparto difensivo e quello offensivo sotto la morsa dei dinamici algerini che non gli lasciano mai spazio. Si riscatterà alla grandissima con la pennellata per Fellaini che vale il pareggio e con l’energico intervento che propizia la rete della vittoria belga targata Hazard-Mertens.
Lukaku 4,5: sfortuna nella fortuna per la punta del Chelsea. Trova spazio nell’undici titolare causa la forzata assenza per infortunio di Benteke (non convocato per la rottura del tendine d’achille). Disputa una partita pressochè isolato dal resto dei compagni e sempre, sempre in ritardo sulle uscite dai blocchi oltre ad essere spesso in grande difficoltà nel muoversi fra le maglie algerine (dal 13′ st Origi 7: il classe 1995 di proprietà del Lille si rivela la mossa tattica fondamentale che cambia radicalmente volto al match del Belgio. Dai suoi movimenti imprescindibili per i compagni nascono le azioni più pericolose).
Hazard 6,5: era l’osservato speciale nel debutto mondiale del Belgio. Qualche lampo in una prima frazione sostanzialmente incolore per poi crescere alla distanza quando il tasso tecnico della squadra è salito vertiginosamente nella ripresa. Serve la palla d’oro a Mertens per la rete decisiva.
Wilmots 6: l’ultima rete del Belgio in una competizione iridata porta proprio la firma dell’attuale ct belga ben 12 anni fa.
Ha a disposizione quella che è molto probabilmente la miglior generazione di talenti mai esistita nella storia calcistica del Belgio ed è suo dovere sfruttarla al meglio. Con il senno di poi, le scelte di tenere in panchina Fellaini e Mertens avrebbero potuto rivelarsi molto pericolose…
Pagelle Algeria
M’Bolhi 6: nel primo tempo respinge una bomba di Witsel. Nella ripresa si supera ancora prima su Origi e poi su Fellaini. Subisce due reti nelle quali non è colpevole.
Bougherra 6: partita sufficiente da parte del capitano algerino. Gestisce con autorità il reparto difensivo.
Ghoulam 6: l’esterno difensivo del Napoli è dotato di grande dinamismo oltre ad un ottimo mancino. Suo, nemmeno a dirlo, il cross dal quale scaturisce il rigore trasformato da Feghouli.
Halliche 5,5: prestazione di contenimento per un tempo, nella ripresa si fa letteralmente spostare fisicamente da Fellaini nell’occasione del pareggio belga.
Feghouli 6,5: il fantasista del Valencia è la stella splendente di questa nazionale. Punto di riferimento per compagni e ct, ha il merito di conquistare d’astuzia un calcio di rigore bruciando sul tempo Vertonghen.
Medjani 6: il centrale difensivo del Valenciennes viene adoperato in Nazionale a centrocampo con delicati compiti di rottura del gioco avversario. Disputa una buona prestazione sebbene si trovi nella sfortunata circostanza di farsi rubare il pallone da De Bruyne che, alla fine, varrà la rete del 2-1 Belgio (dal 39′ st Ghilas sv: troppo pochi spiccioli di partita per il forte attaccante del Porto).
Bentaleb 6: è l’altro talento della rosa. Poche azioni degne di nota da parte di questo attaccante che, però, si sacrifica per la squadra come pochi altri.
Soudani 5,5: nel primo tempo è un’autentica spina nel fianco della difesa belga sebbene non crei nessun pericolo reale. Completamente nullo nella ripresa (dal 21′ st Slimani 5,5: l’ingresso della punta dello Sporting Lisboa è incentrata sulla necessità di dare profondità alla manovra algerina brava nello star stretta fra i reparti ma troppo poco concreta in area di rigore belga).
Taider 6: preziosissimo il lavoro del centrocampista dell’Inter in mezzo al campo. Con Medjani compone una diga pressochè impenetrabile per quasi 70′.
Mahrez 6,5: l’esterno del Leicester mette completamente a nudo il tallone d’achille della nazionale belga, le corsie laterali. Rende la vita difficile ad Alderweireld per tutta la prima frazione ed i primi 20′ della seconda (dal 27′ st Lacen 5: il centrocampista del Getafe entra nel peggior momento possibile. Si ritrova in balia dei Diavoli Rossi, ringalluzziti dagli ingressi di Fellaini e Mertens).
Mostefa 6: merita la sufficienza semplicemente perchè ha l’indegno compito di marcare un certo Hazard e, a dirla tutta, gli riesce anche abbastanza bene almeno per un tempo. Nella ripresa cade in bambola con gli innesti di Mertens, Fellaini e Origi che mettono a ferro e fuoco la retroguardia algerina.
Halilhodžić 6: l’ex allenatore della Dinamo Zagabria frena per circa 70′ i Diavoli Rossi del Belgio grazie ad un atteggiamento corto e compatto da parte di una dinamica Algeria. Nella ripresa vede la sua squadra perdere progressivamente campo senza poter fare quasi nulla.
Mario Miccio