L’attaccante del Chelsea riesce clamorosamente a mandar fuori la palla a pochi centimetri dalla linea di porta in una amichevole del Chelsea a Ljubljana.
Si dice sia un brutto periodo per Fernando Torres. Sarebbe anche vero, se non fosse che lo si dice da circa quattro anni… Il madrileno, una volta bomber implacabile, dotato di una tecnica invidiabile, oggetto del desiderio dei migliori club d’Europa, ha inspiegabilmente perso il suo smalto. Lontani sono i tempi in cui faceva sognare i tifosi del “Vicente Calderón” e di “Anfield Road”, mentre oggi è fonte di disperazione per “Stamford Bridge”. In questi tre anni e mezzo al Chelsea ha segnato 20 gol in Premier League, laddove nel suo primo anno al Liverpool ne aveva fatti 24. Ormai la norma sono gli errori madornali, il passo pachidermico e lo sguardo sconsolato.
Nel pomeriggio di Domenica lo spagnolo ha dato prova che con la nuova stagione le cose non sono affatto cambiate. Il Chelsea giocava in amichevole a Ljubljana, in Slovenia, contro l’Olimpija. Mourinho proponeva una squadra incompleta a causa dell’assenza di alcuni tra i partecipanti ai Mondiali brasiliani. Questi gli uomini messi in campo allo “Stožice Stadium” dal tecnico portoghese, con le sostituzioni operate nel secondo tempo: Delac (dal 46’ Cech); Azpilicueta (dal 46’ Ivanovic), Cahill (dal 46’ Terry), Zouma, Filipe Luis (dal 46’ Aké); Matic, Fabregas (dal 70’ Oriol Romeu); Salah, Boga (dal 46’ Van Ginkel), Brown (dal 46’ Fernando Torres); Diego Costa (dal 70’ Bamford). I padroni di casa si eran portati in vantoggio al 40’ del primo tempo grazie ed una rete del centrocampista Nik Kapun, ma i londinesi avevano ribaltato il risultato nella ripresa, pareggiando al 56’ con la primo gol in “blue” di Diego Costa ed operato il sorpasso al 63’ con l’altro neo arrivato Kurt Zouma.
Si era già sul risultato di 2-1 quando Fernando Torres – entrato ad inizio ripresa in sostituzione del diciassettenne Isaiah Brown – aveva avuto la grande chance di chiudere il conto: lancio lungo del catalano Oriol Romeu per il giovane olandese Nathan Aké, che dalla linea di fondo a sinistra aveva messo in mezzo un cross che chiedeva solo di essere spinto in rete. In mezzo però c’era Torres, che, nonostante il portiere sloveno fosse ormai fuori causa, riusciva a mandare la palla alta colpendola goffamente col petto. Un errore incredibile!
Fernando Torres è ormai ostaggio di sé stesso e della sua incapacità di tornare ai livelli che lo resero famoso. Il Chelsea ad inizio 2011 lo pagò quasi 60 milioni di Euro (l’acquisto più caro della storia della Premier League) e gli offrì un contratto faraonico, ma lo spagnolo non ha mai giustificato tanta spesa. Il club, incapace di venderlo, guarda avanti e prende altri attaccanti, da Lukaku ad Eto’o, da Diego Costa a Drogba. Negli ultimi giorni si è parlato di un interesse dell’Atlético Madrid di riportare a casa il figliol prodigo: potrebbe essere questa la speranza per recuperare un campione perso?
Mario Cipriano