Giovane promessa del football britannico, passa dal Dundee allo Sporting per 3 milioni di Sterline ed avrà una clausola di rescissione di 60 milioni di Euro.
Ha trovato casa in Portogallo una delle stelle più lucenti della next generation calcistica. Ryan Gauld giocherà dalla prossima stagione nello Sporting Lisbona (ma non chiamatelo così in presenza di un fan dei “Leões”, perché vi correggerà dicendo che si chiama Sporting Clube de Portugal), che lo ha acquistato dagli scozzesi del Dundee United per l’ammontare di 3 milioni di Sterline (meno di 4 milioni di Euro), fissando una clausola di rescissione monstre di 60 milioni di Euro che avrà valore durante i sei anni di contratto firmati dal giovanissimo britannico. La mezzapunta è già stata presentata alla stampa la scorsa settimana e sarà a disposizione dell’allenatore Marco Silva fin da questo mese, quando il club vice-campione del Portogallo inizierà la preparazione pre-campionato.
Ryan Gauld è nato ad Aberdeen il 16 Dicembre del 1995. Nelle giovanili del Dundee United fin dall’età di 10 anni, ha debuttato in prima squadra nel 2012 e nel corso dell’ultima stagione – chiusa dal suo club al 4º posto in classifica, quindi fuori dall’Europa – si è guadagnato un ruolo da protagonista nonostante la tenera età, giocando tra campionato e coppe un totale di 38 gare arricchite da 8 reti, il che gli ha permesso anche di entrare nel giro della nazionale scozzese Under-21 (dopo esser passato pure per l’Under-17 e l’Under-19) con soli 17 anni.
La sua fulminante ascesa, il fisico minuto (è alto 1 metro e 68 cm), l’intelligenza tattica e la passione per i dribbling vertiginosi con la palla attaccata al piede sinistro gli sono valsi gli appellativi di “Mini Messi” e di “Baby Messi”. Ovviamente la comparazione con la stella argentina del Barcellona è assolutamente fuori luogo, però effettivamente Gauld, per movimenti, modo di giocare e di trattare il pallone ricorda moltissimo “la Pulga” degli esordi, prima dell’esplosione che ne ha fatto il fenomeno che è oggi.
Come il primo Messi, Ryan ama partire dalla fascia e puntare gli avversari, saltandoli con serpentine poco vistose esteticamente ma tremendamente efficaci ed ancor più rapide. Come il primo Messi, prende tante botte (in Scozia, poi, non è che faccian complimenti…) ed ha bisogno di metter su un po’ di muscolatura per reggere gli urti con avversari fisicamente più dotati. Come il primo Messi, promette moltissimo. In quest’ultima annata ha già iniziato a mostrare progressi, imparando a giocare su tutto il fronte d’attacco, associandosi con i compagni sia per dare l’assist che per finalizzare l’azione in gol.
Da mesi lo seguivano i migliori club del mondo, dal Barcellona (che alla fine ha deciso di puntare su Alen Halilović) al Real Madrid, dal Manchester United al Liverpool, ma alla fine chi più ha creduto in Gauld son stati i portoghesi, che han messo i soldi sul tavolo senza titubare. Il calcio lusitano, tecnico e lento, è probabilmente quello che meglio si adatta alle caratteristiche del ragazzo, come lo stesso Ryan ha fatto notare durante la conferenza stampa di presentazione.
Per lo Sporting è un investimento importante, una scommessa per il futuro ma anche per il presente. L’idea del club è di inserirlo in prima squadra fin da subito, lasciando all’allenatore il compito di stabilire se è già pronto per esser protagonista o se ha bisogno di un po’ di tempo. Intanto, però, la maglia nº 10 bianco-verde è pronta per lui.
Il club lisboeta si sta muovendo sul mercato con attenzione ed occhio lungo. Gauld non è il primo, bensì il quinto acquisto estivo: prima di lui sono arrivati lo stopper del Vitória Guimarães Paulo Oliveira (classe ’92), il mediano spagnolo Oriol Rossell (altro ’92, cresciuto nel Barcellona ma proveniente dallo Sporting Kansas City) e quello bulgaro Simeon Slavchev (’93 proveniente dal Litex Lovech), oltre al ventisettenne giapponese Junya Tanaka, semi-sconosciuto attaccante preso la scorsa settimana dal Kashiwa Reysol e blindato con una clausola di 60 milioni.
Per lo Sporting Lisbona – che ha sotto contratto altri talenti interessanti come il peruviano André Carrillo, l’angolano William Carvalho ed il cileno Diego Rubio, ma anche calciatori affermati con Marcos Rojo ed Islam Slimani – non è una novità assoluta far la spesa puntando su un giovanissimo in Gran Bretagna: già nel 2011, infatti, avevano strappato all’Everton il difensore Eric Dier, oggi ventenne e stabile in prima squadra.
Mario Cipriano