Il derby marchigiano si risolve ai rigori che i 90′ si erano chiusi in parità.
MONTEGRANARO – La lotteria dei rigori premia la Civitanovese che conquista così il primo turno di Coppa Italia dove affronterà, in casa, la Jesina. Primo tempo soporifero dove la temperatura non ha di certo aiutato le due squadre: da registrare soltanto un brivido in area rossoblu, quando al 22’ un retropassaggio volontario di Biagini costringeva Agresta a deviare in angolo con conseguente punizione a due in area che Strano si faceva respingere dalla barriera; sul fronte opposto, altissimo il piazzato da buona posizione di Degano al 36’.
Il match si animava nella ripresa. Il neoacquisto fidardense Cavaliere, dopo un precedente assalto, portava i biancoverdi in vantaggio, beffando dal limite Agresta con una conclusione a mezz’altezza.
La Civitanovese pungolata nell’orgoglio si svegliava. Era il neo-entrato Ruzzier a coronare la reazione della truppa di Mecomonaco girando alle spalle di Anadiegwu un ottimo fraseggio aereo Degano – Amodeo – Degano. L’ex Ancona, inoltre, imbeccava capitan Amodeo, il quale, a differenza del solito, peccava in fase conclusiva (20’ st).
Si giungeva quindi ai calci di rigore: dopo la cinquina regolamentare, risultava decisivo, ad oltranza, il baby Ficola, dopo che Agresta aveva ipnotizzato il “fisarmonicista” Urbinati.
Davanti ai taccuini è apparso moderatamente soddisfatto mister Antonio Mecomonaco al debutto ufficiale in rossoblu. «Si trattava del primo impegno ufficiale: sinceramente sono contento di come sono andati i ragazzi, anche se sapevo che ci sarebbe stata qualche difficoltà. Ad esempio, sotto il profilo del gioco: nella prima parte non mi è piaciuto il continuo ricorso ai lanci lunghi, mentre negli ultimi 25’, migliorando il fraseggio, abbiamo pareggiato meritatamente e rischiato la vittoria. Nonostante fossimo in campo con moltissimi under, ho notato da parte loro e dei ragazzi più esperti una buona reazione: certo, dobbiamo lavorare ancora tanto, ma sono sicuro che per la prima di campionato, con qualche innesto nei punti chiave, saremo all’altezza. Inoltre, ho valutato molto positivamente l’ingresso in campo di Ruzzier, un calciatore brillante e di gamba: come suo solito, è entrato subito in partita ed alla fine dei conti si è rivelata una scelta azzeccata. Vincere queste partite, anche ai calci di rigore, dà comunque morale e serenità».
Il tecnico del Castelfidardo, Roberto Mobili, si rammarica invece per la gestione della gara da parte dei biancoverdi: «La Serie D è un campionato importante: la cura dei dettagli è fondamentale. Per quanto riguarda la gara di oggi, tenevamo assolutamente tanto a questo primo impegno ufficiale di Coppa, contro un’avversaria dal grande blasone come la Civitanovese: di certo hanno influito i carichi di lavoro pesante che abbiamo messo nelle gambe in questo periodo, ma mi auguro che determinati errori di ingenuità non vengano ripetuti e che l’attenzione e le energie restino costanti per tutti i 90 minuti».
CIVITANOVESE – CASTELFIDARDO: 1-1 (7-6 D.C.R.)
CIVITANOVESE: Agresta, Ficola, Mioni (47’ st Cibocchi), Bensaja, Biagini, Cossu, Forgione, Vignieri, Amodeo, Degano, Margarita (18’ st Ruzzier). A disp.: Macellari, Sako, Santagata, Caldaroni, Passalacqua, Storani, Giovino. All. Mecomonaco.
CASTELFIDARDO: Anadiegwu, Cervellini, Pretini, Strano (37’ st Ciccioli), Belelli, Labriola, Tassi, Urbinati, Cavaliere (27’ st Fermani), Dell’Aquila, Sbarbati. A disp.: Galassi, Lorenzetti, Grottini, Bonifazi, Ciccioli, Taddei, Scoppa. All. Mobili.
ARBITRO: Cudini di Fermo (Gasparri di Pesaro, Pompei Poentini di Pesaro).
RETI: 9’ st Cavaliere, 30’ st Ruzzier.
SEQUENZA RIGORI: Dell’Aquila rete, Cibocchi rete, Ciccioli rete, Bensaja rete, Sbarbati rete, Ruzzier parato, Labriola parato, Amodeo rete, Belelli rete, Degano rete, Fermani rete, Forgione rete, Urbinati parato, Ficola rete.
NOTE: ammoniti Belelli, Agresta, Mioni , Ficola, Amodeo, Labriola; corner 3-4; recupero 0+3 .
Civitanovese con il lutto al braccio in commemorazione di Giovanni Manari, indimenticata gloria rossoblu. Gara disputata a porte chiuse ed in campo neutro.