Clamorosa decisione del presidente della società pugliese che decide di chiudere l’attività della sua società dopo sole tre giornate di campionato.
Il campionato del San Severo, formazione pugliese impegnata nel girone H della Serie D è già finito dopo sole tre giornate. La decisione è stata presa dal Presidente Luigi Dell’Aquila dopo che sia a lui che agli altri componenti dello staff dirigenziale è stato comunicato il provvedimento di DASPO per tre anni. Lunedi 22 settembre si sono svogli gli ultimi allenamenti con i n campo solo le formazioni giovanili e da oggi, martedì 23, ogni attività è cessata. Si scrive sul portale della società pugliese: ” Gli otto provvedimenti D.A.SPO. (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) notificati al vicepresidente Antonello Bisceglia, ai dirigenti Ciro Palis, Umberto Gravina, Franco Lufino, Dino Marino; al medico sociale Raffaele Florio e al preparatore dei portieri Marcello Ciofi, oltre che allo stesso presidente hanno indotto la società a calare il sipario su tutte le attività della società giallogranata.
“Purtroppo non possiamo fare diversamente – sostiene il Presidente – è fin troppo ovvio che quando il titolare di un negozio non può gestire la sua azienda non può fare altro che abbassare la saracinesca”. “Domani pomeriggio avrebbero dovuto riprendere gli allenamenti della prima squadra ma, al momento, la società ha comunicato all’allenatore di attendere eventuali ulteriori disposizioni in merito. “Ci atterremo a ciò che ci dirà la società – dichiara Mister Severo De Felice – nella speranza che tutto possa risolversi nel migliore dei modi”.
Il provvedimento che ha colpito tutti i dirigenti pugliesi arriva dall’entrata in campo che gli stessi hanno fatto per avvicinarsi all’arbitro della gara tra San Severo e Monopoli, terminata sull’1-1 dopo ben 9 minuti di recupero e con gli ospiti che hanno raggiunto il pareggio con un rigore dubbio. Tutti hanno chiesto all’arbitro spiegazioni sulle sue decisioni autorizzati dalle forze dell’ordine.
Un altro durissimo comunicato della società dopo l’emissione del DASPO parla di “provvedimento complessivo assurdo fondato su fatti non veri che mette la dirigenza del U.S.D. San Severo, formata da professionisti e imprenditori incensurati che si sono accollati l’onere anche finanziario di mantenere la suddetta società, alla pari degli ultras più violenti: addirittura peggio del trattamento ricevuto dall’ultras napoletano, “Genny la Carogna”…..”Quest’atto che colpisce anche persone che neppure si sono avvicinate all’arbitro e che per nessuna ragione hanno incitato il pubblico alla violenza rasenta l’abuso d’ufficio e apre una amara riflessione in chi in questi anni si è privato del proprio tempo e dei propri danari, per permettere che il calcio a San Severo diventasse un elemento di riscatto sociale e di promozione del territorio”.
A questo punto cosa accadrà? Ci sarà un ripensamento? Di sicuro il Presidente Dell’Aquila consegnerà la società nelle mani del sindaco Francesco Miglio.. Si attendono ulteriori sviluppi.