I rossoneri affronteranno il 4 Novembre i campioni del Sud America ed il 30 Dicembre quelli d’Europa.
Per la prima volta dopo sedici gloriose stagioni il Milan quest’anno non partecipa alle competizioni internazionali. Una rarità per uno dei club più titolati al mondo. Sarà per questo che Adriano Galliani ha spinto per organizzare amichevoli di lusso in cui i rossoneri di Pippo Inzaghi affronteranno alcune tra le migliori compagini del mondo.
Son state definite negli ultimi giorni, infatti, due partite non ufficiali che vedranno il Milan affrontare entro fine anno le squadre vincitrici di Copa Libertadores e Champions League.
Il 4 Novembre, per iniziare, si disputerà il “Trofeo Luigi Berlusconi” con avversario il San Lorenzo de Almagro. Saltato nel 2013 per la prima volta dopo 22 anni, l’amichevole in onore del papà del presidente rossonero torna quest’anno in una data inusualmente autunnale (l’unico precedente simile è di otto anni fa, quando, causa Calciopoli, si giocò un 6 Gennaio, ad Inverno da poco iniziato).
Se fin dal 1995 l’ospite era sempre stato la Juventus, questa volta tocca agli argentini, che cercavano un avversario per una amichevole in Italia da disputarsi in occasione della visita che faranno in quei giorni a Papa Francesco, loro tifoso d’eccezione.
Il 30 Dicembre, invece, a Dubai ci sarà la sfida al Real Madrid. Entrambe le squadre saranno in ritiro negli Emirati in quei giorni, così che il loro sponsor – Fly Emirates – ha deciso di approfittarne per una amichevole di lusso tra le due squadre più gloriose d’Europa.
Quindi, il Milan non si rassegna alla sua nuova dimensione di club non più di prima fascia. Galliani, che ai tempi dell’ultima esclusione europea dei rossoneri era arrivato a chiedere una “wild card” che consentisse alle squadre con almeno cinque Coppe Campioni di accedere all’Europa anche senza passare dalla qualificazione tramite campionato nazionale, sfrutta le sue buone relazioni internazionali per far sentire al nuovo Milan, che sta cercando di rialzarsi, l’aria del grande calcio.
Il rischio, però, è quello di bruciarsi. Infatti, se il San Lorenzo de Almagro non è gran cosa, contro il Madrid di Carletto Ancelotti il rischio è di fare una pessima figura, tipo quella fatta lo scorso Luglio a Pittsburgh contro il Manchester City (sconfitta 1-5). Forse, più che truccare il Milan e farlo sembrare meno brutto di come è, sarebbe il caso di ricostruire una grande squadra. Oppure mettersi l’anima in pace e rassegnarsi alla nuova realtà.
Mario Cipriano