L’ex stella del Real Madrid, passato anche per Schalke 04 ed Al-Sadd, chiuderà la sua carriera negli USA.

Raul posa con Marcos Senna e l'allenatore Giovanni Savarese  (foto www.empireofsoccer.com)

Raul posa con Marcos Senna e l’allenatore Giovanni Savarese (foto www.empireofsoccer.com)

Dopo mesi di voci e speculazioni, alla fine Raúl González Blanco ha scelto quale sarà l’ultima stazione della sua brillante carriera. L’attaccante spagnolo, infatti, la scorsa settimana è sbarcato a New York, dove è in procinto di firmare per i New York Cosmos. Ad attenderlo nella Grande Mela, l’ex-compagno di nazionale Marcos Senna, trentottenne brasiliano di passaporto spagnolo con un passato nel Villarreal e che dallo scorso anno è il leader dei rinati Cosmos.
Dopo l’esperienza in Qatar, una nuova avventura per Raúl, la cui intenzione pare essere quella di giocare qualche mese nella stagione 2015 (che negli USA inizia a Marzo), per poi collaborare alla creazione di un settore giovanile per questo club dal passato tanto glorioso ma che ha vissuto un quarto di secolo di buio ed ora cerca di rinascere.

Il NYC ai tempi di Pelé e Chinaglia  (foto www.theguardian.com)

Il NYC ai tempi di Pelé e Chinaglia (foto www.theguardian.com)

Ricordiamo che i New York Cosmos vennero fondati nel 1970 e divennero famosi cinque anni dopo quando misero sotto contratto niente meno che Pelé, che formò una micidiale coppia d’attacco con Giorgio Chinaglia, cui negli anni successivi si aggiunsero anche altri campioni a fine carriera come Franz Beckenbauer, Carlos Alberto, Johan Neeskens, Vladislav Bogićević, Carlos Caszely ed Oscar Damiani.

Purtroppo, però, negli Stati Uniti d’America il “soccer” non ebbe successo ed il sistema implose, portando alla chiusura della North American Soccer League ed al fallimento di molti club, tra cui appunto il New York Cosmos nel 1985. Rinati nel 2010, i nuovi Cosmos militano nella seconda divisione statunitense, vinta lo scorso anno. Il prossimo passo del club sarà ottenere l’accesso alla MLS, che dovrebbe avvenire tra il 2016 ed il 2018 con Raúl a curriculum per far da garanzia che il progetto è serio ed ambizioso.


Raul, ai tempi del Real Madrid  (foto www.insidespanishfootball.com)

Raul, ai tempi del Real Madrid (foto www.insidespanishfootball.com)

L’idea dell’attaccante madrileno è quella di giocare solo poche gare e poi iniziare a formarsi come allenatore, un ruolo che sembra calzare a pennello ad uno che come lui è un leader naturale, anche se forse un po’ troppo silenzioso e diplomatico per una posizione in cui si è sempre sotto i riflettori.
Alle spalle gli anni gloriosi al Real Madrid, di cui è il miglior marcatore di sempre (323 reti in totale tra il 1994 ed il 2010) ed anche il calciatore con più presenze (741), con cui ha vinto 3 volte la Champions League (competizione di cui è il massimo goleador di sempre con 71 reti, record uguagliato giusto la settimana scorsa da Cristiano Ronaldo), 6 volte la Liga spagnola (di cui è il secondo giocatore con più presenze, 550, alle spalle solo di Andoni Zubizarreta), 4 volte la Supercoppa di Spagna, 1 la Supercoppa Europea e 2 la Coppa Intercontinentale.

Quattro estati fa, stanco di essere messo sempre in discussione, passò allo Schalke 04: due anni conditi da 40 reti, 1 Coppa ed 1 Supercoppa di Germania (gli unici due trofei vinti dal club negli ultimi dieci anni), ma anche dal traguardo storico della Semifinale di Champions League 2011. Tanto a fondo calò la sua personalità nel club di Gelsenkirchen che presto lo fecero capitano e quando andò via nel 2012 ritirarono la sua maglietta nº 7. Nelle ultime due stagioni ha giocato in Qatar, nell’Al-Sadd, vincendo 1 Campionato ed 1 Coppa nazionale col contributo di 16 reti in 61 gare.

Detentore tutt’oggi del record di reti nelle competizioni UEFA per club (77), Raúl è stato anche stella, goleador e capitano della Nazionale spagnola, cui ha reso servizio durante dieci anni, contribuendo con 44 gol in 102 presenze, ma facendo da simbolo ed agnello sacrificale del passaggio generazionale che ha portato ai grandi trionfi della “Roja” negli ultimi tempi.

Guarda Raúl in azione:

 

Mario Cipriano