Il Real Madrid si presenta come favorito unico: non vincere sarebbe un’impresa. Per il San Lorenzo c’è l’insidia Auckland City. Nelle ultime sette edizioni, sei volte ha vinto il campione d’Europa.
Ha preso il via la scorsa settimana il Mondiale per Club 2014. Tra Mercoledì e Sabato, si sono già giocate tre partite, sufficienti a conformare il quadro delle Semifinali. Il Real Madrid campione d’Europa giungerà oggi in Marocco, sede del torneo quest’anno come lo scorso anno.
Suona male dirlo, ma per la squadra di Carlo Ancelotti sarà poco più che una passeggiata, un viaggio vacanza in un Paese esotico per festeggiare un anno di favola ricevendo lo scettro del mondo. Per una squadra che accumula 20 vittorie consecutive in questa stagione (in totale sono 26 gare, con 22 vittorie, 1 pari e 3 sconfitte, 85 gol segnati e 16 incassati), gli altri partecipanti a questa competizione non sono rivali, ma invitati ad assistere all’inevitabile finale.
Una sorte a cui San Lorenzo de Almagro, Cruz Azul ed Auckland City faranno di tutto per sottrarsi.
I neozelandesi, campioni della Champions d’Oceania da quattro anni (in bacheca 6 titoli, conquistati tutti nelle ultime 9 stagioni), hanno aperto la rassegna Mercoledì scorso a Rabat contro il Moghreb Tétouan, ammesso al Mondiale per club quale campione del Paese ospitante: match finito 0-0 davanti agli otre 35.000 spettatori del “Prince Moulay Abdellah Stadium” e deciso ai calci di rigore con finale 4-3 per gli ospiti.
Che si son qualificati così al turno successivo, dove attendeva il Sétif campione d’Africa. Sarebbe stato un nuovo 0-0, se il venticinquenne difensore inglese (scuola Everton) John Irving non avesse segnato al 7’ della ripresa. E, così, l’Auckland giunge per la prima volta in Semifinale, dopo anni di tentativi andati a vuoto.
Nell’altro match di Sabato, i messicani del Cruz Azul han fatto fuori gli australiani del Western Sydney Wanderers (campioni d’Asia nonostante l’Australia non sia un Paese asiatico . . .). La rete del romano Iacopo La Rocca (destro da fuori favorito da una deviazione e dall’erba resa a dir poco umida da una pioggia torrenziale che ha messo in discussione lo svolgimento regolare della partita) aveva illuso i rossoneri di poter sfidare il Real Madrid, ma il pari su rigore del trentacinquenne mediano Gerardo Torrado ad un minuto dal termine ha infranto il sogno, svegliando definitivamente il Sydney – ridotto in nove uomini dalle espulsioni di Matthew Spiranovic al 74’ e di Nikolai Topor-Stanley al 102‘ – ai supplementari con il 2-1 dell’argentino Mariano Pavone ed il 3-1 definitivo ancora di Torrado su rigore. Da segnalare che nel Cruz Azul campione della CONCAF Champions League gioca anche Mauro Formica, ex del Palermo
In Semifinale a Marrakech sarà, dunque, Real Madrid – Cruz Azul (domani) e San Lorenzo de Almagro – Auckland City (Mercoledì).
Carlo Ancelotti arriva ad un appuntamento atteso sette anni (da quando, nel 2007, col Milan vinse il torneo per la prima volta, in Giappone) e lo fa con una corazzata quasi imbattibile. Al Pallone d’Oro 2013 (e in odore di bis quest’anno) Cristiano Ronaldo, si aggiunge una batteria di stelle che non sembra aver punti deboli. Almeno non se l’avversario punta tutto sui 35 gol in sette anni di carriera (180 match ufficiali) di Formica, là dove il solo Cristiano Ronaldo ne ha segnati 34 in questa prima parte di stagione (27 presenze) ed è a 464 in carriera.
Una sfida tra Davide e Golia che si dovrebbe prolungare anche in Finale (Sabato prossimo, sempre a Marrakech), dove il pronostico vuole che a sfidare i “Blancos” ci sia il San Lorenzo de Almagro, altra compagine che ha pochi argomenti calcistici da contrapporre a Casillas & Company. Chiuso il Torneo Transición argentino all’ottavo posto (ieri sera ha festeggiato il titolo il Racing de Avellaneda di Diego Milito), il “Ciclón” si è rinforzato (si fa per dire…) con Mario Yepes, il quasi trentanovenne difensore colombiano che nelle passate sei stagioni ha giocato tra Chievo Verona, Milan e Atalanta, e che andrà a far coppia con Mauro Cetto (13 presenze col Palermo tra il 2011 ed il 2012): Benzema, Bale e James Rodríguez si staran già leccando i baffi!
Se non può offrire uomini validi in campo, il San Lorenzo propone una coppia d’assi fuori dal campo. È, infatti, risaputo che il tifoso nº 1 della squadra di Buenos Aires è il Papa Jorge Mario Bergoglio, che non sarà in Marocco, ma sicuramente farà il tifo e benedirà i suoi “Cuervos” dalla Città del Vaticano. Meno noto è che il tifoso nº 2 è . . . Aragorn . . . L’attore Viggo Mortensen ha, infatti, passato buona parte della sua infanzia in Argentina ed è un fanatico supporter del San Lorenzo.
Nonostante la coppia di bomber composta dal Papa e da Aragorn, contro il San Lorenzo gioca anche la tradizione: in 52 edizioni di Coppa Libertadores / Mondiale per Club, si contano 28 vittorie europee contro 25 sudamericane; nelle ultime sette edizioni, solo una volta (col Corinthians nel 2012) è stato rotto il predominio del Vecchio Continente. L’unico punto statistico favorevole è che l’Argentina è con 9 titoli il Paese con più vittorie. Alla pari dell’Italia.
Guarda i gol di Cruz Azul – Auckland City:
Mario Cipriano