Scopriamo chi è la ventenne ala argentina che a breve dovrebbe firmare con il club di Massimo Ferrero e sostituire il partente Gabbiadini.
Potrebbe arrivare da un momento all’altro la notizia della cessione di Manolo Gabbiadini al Napoli. Un colpo duro per i tifosi doriani, ma non per la dirigenza della Sampdoria, che già da un paio di settimane si è coperta con l’acquisto di una ventenne ala argentina di grande talento.
Lo scorso 16 Dicembre, infatti l’Estudiantes de La Plata ha annunciato tramite la sua pagina web ed il suo account Twitter che il consiglio di amministrazione del club – presieduto proprio da un ex sampdoriano, Juan Sebastián Verón – ha dato l’OK alla vendita di Joaquín Correa in cambio di 10 milioni di Dollari, poco meno di 8 milioni di Euro.
Una operazione non ancora confermata ufficialmente dall’enturage del presidente Massimo Ferrero, ma che dovrebbe portare nelle casse del club platense 4 milioni di Euro immediatamente, 2 milioni entro il prossimo 1º Dicembre ed i restanti 2 milioni entro il 1º Dicembre 2016, riservandosi inoltre una percentuale su una futura vendita del calciatore (un 5% nel caso la cessione ammonti ad almeno 12 milioni di Euro).
Ma chi è questo ragazzino cui dovrebbe spettare – se non immediatamente, comunque dalla prossima stagione – l’onore e l’onere della sostituzione di Gabbiadini?
Carlos Joaquín Correa è nato il 13 Agosto del 1994 a Juan Bautista Alberdi, in provincia di Buenos Aires. Centrocampista offensivo o esterno d’attacco, alto quasi un metro e novanta (188 cm), è un mancino veloce che ama il dribbling più del gol (5 in 60 presenze in questi suoi primi due anni da professionista) e che tra i tifosi del “Pincha” era considerato come l’erede proprio di Verón, che lo ha sacrificato per far fronte al debito del club, ammontante ad oltre 25 milioni di Euro.
Sfuggito al River Plate (quando aveva 11 anni andò il prova ai “Millonarios”, ma il caos di Buenos Aires fu più forte delle offerte del club allora presieduto da Daniel Passarella), fu Jorge “El Indio” Solari, zio dell’ex interista Santiago Solari, a portarlo all’Atlético Tucumán (di lí il soprannome di “Tucu” Correa) da cui andò all’Estudiantes passando tramite una esperienza alla scuola di formazione “Renato Cesarini”. Il debutto in prima divisione arrivò il 19 Maggio del 2012, a soli diciassette anni (entrando in campo al posto dell’attaccante del Napoli Duván Zapata), ma la sua esplosione necessitò di un po’ di tempo in più, sufficiente a metter su qualche chilo per reggere gli scontri coi duri difensori argentini e diventare una delle principali fonti di interesse del torneo, suscitando l’interesse di alcuni tra i maggiori club europei, attratti dalla sua eleganza nel saltare gli avversari, dal controllo palla quasi impeccabile, dai passaggi precisi e dalle conclusioni secche e ben calibrate, soprattutto dalla media distanza.
Ora toccherà a Sinisa Mihajlovic plasmare e tirar fuori il massimo da questo gioiellino (l’altro suo soprannome in Argentina è “La Joyita”) ancora verde ma di grande talento, bisognoso di capire come reggere il corpo e corpo coi rivali ma devastante quando sprinta su distanze brevi. Come posizione in campo, problemi non ce ne dovrebbero essere, dato che la posizione di Gabbiadini è proprio quella che generalmente ricopre lui, anche se con l’Estudiantes lo si è visto partir più spesso da sinistra che da destra. Già superate le visite mediche, avremo presto occasione di vedere di che pasta è fatto.
Scopriamo come gioca la nuova perla della Sampdoria:
Mario Cipriano