È partita questo mese la corsa al trono conquistato dal San Lorenzo lo scorso anno. Grandi attese attorno al Racing di Diego Milito.
È iniziata questo mese la 56ª edizione della Copa Libertadores de América, la massima competizione per club latinoamericani. Le sfidanti del campione in carica San Lorenzo de Almagro affilano le armi e si preparano ad una maratona che si concluderà il prossimo 5 Agosto.
Il via ufficiale c’è stato lo scorso 3 Febbraio, con l’andata dei play-off, che han visto avanzare senza problemi le due argentine (Huracán ed Estudiantes) e l’unica brasiliana (il Corinthians), ma hanno visto uscire subito di scena il Nacional Montevideo del “Chino” Recoba (che ha giocato l’ultima mezz’ora della gara di ritorno), eliminato dal sorprendente Palestino, squadra cilena fondata nel 1920 della comunità palestina di Santiago del Cile.
Questo il quadro completo dei play-off:
– Alianza Lima vs Huracán 0-4 0-0 (0-4)
– Independiente del Valle vs Estudiantes 1-0 0-4 (1-4)
– Deportivo Táchira vs Cerro Porteño 2-1 2-2 (4-3)
– Monarcas Morelia vs The Strongest 1-1 0-2 (1-3)
– Palestino vs Nacional 1-0 1-2 (2-2)
– Corinthians vs Once Caldas 4-0 1-1 (5-1)
Quindi il via alla fase a gironi, iniziata la scorsa settimana con le trentadue partecipanti divise in otto gruppi da quattro, come per la nostra Champions League.
E uno che di Champions League ne sa qualcosa si è fatto subito notare: Diego Alberto Milito, dopo aver vinto il Torneo Transición argentino, ora vuole conquistare il continente con il suo Racing Club de Avellaneda. 5-0 in Venezuela al Deportivo Táchira e 4-1 casalingo Martedì scorso a paraguaiani del Guaraní, con il “Príncipe” in gol in entrambi i match ed autore di prove da vero leader, condite da tanto lavoro per il compagno di reparto Gustavo Bou, capace di segnare due hattrick in due gare. Il Racing si propone, così, come principale candidato al titolo, nonostante le partenze dell’ex Genoa Ricardo Centurión, passato al São Paulo per 5 milioni di Dollari; per sostituirlo è stato acquistato dal Cerro Porteño Óscar Romero.
Ha iniziato col piede giusto anche il San Lorenzo campione uscente, vincendo 2-1 al “Estádio Centenario” di Montevideo contro il Danubio. Nello stesso gruppo (il 2), vittoria del Corinthians 2-0 (reti di Elias e Jadson) nel derby paulista contro un São Paulo privo di Centurión e privo anche di Pato. L’ex milanista si è rifatto, rifilando una doppietta al Danubio nel 4-0 interno dei suoi. San Lorenzo – Corinthians si giocherà settimana prossima, a causa di un calendario mal fatto o almeno mal coordinato.
Male, invece, il River Plate di Marcelo Gallardo, che settimana scorsa ha perso a sorpresa 2-0 sul campo dei boliviani del San José. La fortuna dei “Millonarios” è quella di essere capitata nel gruppo più abbordabile (il 6), completato dai peruviani del Juan Aurich e dai messicani del Tigres.
Bene il Boca Juniors, a punteggio pieno dopo due giornate avendo battuto all’esordio il Palestino (che si è rifatto battendo il Zamora 1-0 in trasferta) e ieri notte il Montevideo Wanderers alla “Bombonera” grazie ad un gol di testa di Pablo Osvaldo.
Completa il quintetto argentino l’Huracán, che nella gara d’esordio ha pareggiato 2-2 in casa contro i venezuelani del Mineros de Guayana, in un gruppo (il 3) in cui anche l’altra gara è finita in pari, 0-0 tra i boliviani dell’Universitario e i campioni del Brasile del Cruzeiro, privi dell’ex romanista Julio Baptista ma con in campo Leandro Damião e Giorgian De Arrascaeta, gli acquisti più importanti dell’ultima sessione di mercato.
Quanto alle brasiliane, detto di Corinthians, São Paulo e Cruzeiro, c’è da segnalare il pessimo inizio dell’Atlético Mineiro, campione dell’edizione 2013 ma che senza Ronaldinho non brilla ed anzi è a zero punti dopo due gare, frutto delle sconfitte contro il Colo-Colo in trasferta e contro l’Atlas in casa. Un po’ meglio l’Inter di Porto Alegre, che ha perso la prima gara a La Paz contro il The Strongest, ma ha vinto la seconda contro la U de Chile ed ora si prepara a ricevere l’Emelec per agguantare il primo posto.
Insomma, la competizione è in corso e bisognerà attendere il 22 Aprile per avere le sentenze definitive della fase a gironi. A parte il Racing, che sembra davvero una squadra solida, talentuosa e con una fame tremenda, per il resto è difficile fare previsioni in una competizione tanto equilibrata, con squadre ogni anno indebolite dal mercato europeo che tenta i migliori giocatori e che in estate potrebbero essere di nuovo stravolte proprio nella fase decisiva. La Copa LIbertadores, infatti, si prenderà una pausa di oltre un mese e mezzo tra Quarti di Finale e Semifinali per dar spazio alla Copa América (loro lo han sempre fatto così e noi qua a lamentarci se dovremo farlo solo per una volta in occasione dei Mondiali 2022…): giusto in tempo per dare inizio alle danze dei trasferimenti dalle nostre parti e togliere alle quattro superstiti qualche giocatore chiave.
Infine, un paio di annotazioni statistiche: la prima è che il Boca Juniors, qualora vincesse il trofeo, si convertirebbe nel club con più titoli in bacheca, 7 come l’Independiente, che quest’anno non partecipa, così come non partecipa il Peñarol, terzo nella classifica storica (5 vittorie, ma l’ultima risale al 1987); la seconda è che sono ormai sei anni che il titolo rimbalza dal Brasile all’Argentina e, d’altronde, negli ultimi 23 anni solo tre volte (Olimpia 2002, Once Caldas 2004 e Liga de Quito 2008) la coppa è uscita da questo binomio.
Guarda la vittoria 5-0 del Racing Club di Milito a San Cristóbal dello scorso 17 Febbraio:
Mario Cipriano