Scoperto da Damiano Drago nella periferia di Divo è riuscito ad esordire da titolare nel derby di Milano a soli 18 anni. E pensare che due anni fa giocava in Africa sulla terra battuta.

Gnoukouri

Gnoukouri

La storia di Assane Demoya Gnoukouri ha fatto tanto scalpore in Italia nei mesi scorsi perché mette alla luce una storia totalmente differente rispetto al solito e cioè al calciatore che dopo la classica trafila nei settori giovanili di una squadra di calcio trova l’esordio in prima squadra. Quello che è accaduto a questo ragazzo ivoriano dimostra che ha delle potenzialità enormi perché di fatto in una scuola calcio vera lui non c’è mai stato. La scoperta di Gnoukouri avviene nel 2011 quando l’agente di calciatori Damiano Drago si reca in Africa per vedere qualche ragazzo promettente da portare in Europa e gli segnalano proprio questo centrocampista che gioca in una formazioni di un quartiere, la dove spesso in mezzo ai campi da calcio vi sono alberi o pozzanghere ed i calciatori non hanno neppure le scarpe con i tacchetti.

Drago vede Gnoukouri e capisce che ha il talento per giocare nel calcio europeo così inizia le pratiche per portarlo nel vecchio continente. Come sempre in questi casi è la Francia la prima metà perché non tutti sanno che gran parte dell’Africa nord-occidentale è stata per secoli colonia francese per cui si parla la stessa lingua. Drago si accorda con il Marsiglia, il ragazzo piace ed iniziano le pratiche per il tesseramento con l’OM. Purtroppo però sorgono degli intoppi con il permesso di lavoro e così il trasferimento viene posticipato ed infine annullato. Sbuca così la figura di Beppe Giavardi, un uomo dell’Inter che spesso scova queste opportunità.

A Giavardi piace quel giovane ivoriano e così ne parla con i responsabili del settore giovanile nerazzurro. Gnoukouri fa un provino e stavolta è chiaro a tutti che si tratta di una promessa, viene così mandato un anno in Serie D all’Alto Vicentino (l’Inter non può tesserare un altro extracomunitario) e l’anno seguente è nella Primavera nerazzurra. Ma com’è Assane ce lo spiegano proprio le parole di Drago che racconta: “Dopo un derby di Milano da titolare qualsiasi ragazzo sarebbe euforico ed invece lui mi ha subito detto che voleva fare ancora meglio per mantenere il posto in prima squadra”. Insomma un ragazzo tranquillo ma che non ha paura di niente e sa bene cosa vuole nella vita dopo tutte le difficoltà che un’infanzia nell’Africa povera può dare. Classe ’96, Gnoukouri è un centrocampista centrale ma vista la sua giovane età può ancora essere plasmato e può adattarsi in tanti ruoli del centrocampo.

Probabilmente il prossimo anno, salvo veti di Roberto Mancini, sarà ceduto in prestito per giocare con continuità e crescere ancor di più. Di certo la storia di questo ragazzo ha dell’incredibile soprattutto per la rapidità con la quale il ragazzo sia passato dai campi in terra battuta dell’Africa all’esordio in Serie A al “Bentegodi” e dopo sette giorni ad un posto da titolare nel derby della Madonnina. Per chiudere vi raccontiamo che le doti di Gnoukouri devono essere proprio un marchio di famiglia perché l’Inter ha voluto tesserare anche il fratello Gosso, classe 2000, di cui già molti osservatori dicono essere un’altra promessa.

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