Il Giudice Sportivo fa ponte e le squalifiche scalano di una settimana.
Più di un tifoso spagnolo si sarà sentito un po’ disorientato al via delle gare di Liga dello scorso fine settimana: quelli del Valencia, ad esempio, che hanno visto come l’attaccante Rodrigo Moreno, espulso nel turno infrasettimanale contro il Rayo Vallecano, era comodamente in seduto in panchina nella gara di Domenica contro l’Eibar; o i veraci fans del Rayo, che hanno visto scendere in campo contro l’Espanyol il difensore Morcillo e l’allenatore Paco Jémez, nonostante i cartellini rossi visti tre giorni prima contro il Valencia.
E che dire del Celta Vigo, che nel posticipo di lunedi ad Almería si è goduto il gol del nº 10 Nolito, teoricamente squalificato per raggiunto limite di cartellini gialli. Stessa situazione in cui si trovava l’attaccante dell’Eibar Mikel Arruabarrena, che ha interrotto Domenica pomeriggio l’imbattibilità interna della porta del Valencia, inviolata dal 25 Gennaio e che il suo gol ha fermato a 678 minuti senza subire gol. E squalificato doveva esser pure il terzino destro uruguayano dell’Elche Damián Suárez, tra i migliori in campo nella vitale vittoria dei suoi a Málaga, nonostante il Mercoledì precedente si fosse beccato il quinto giallo.
La spiegazione di cotanta impunità? Incredibile ma vero: il giudice sportivo era in vacanza!
Può sembrare grottesco, però è proprio così. Le gare della 34ª giornata di Liga si son giocate tra Martedì 28 e Giovedì 30 Aprile; il Giudice Sportivo avrebbe dovuto assegnare le squalifiche Venerdì mattina, così che le sanzioni fossero applicate fin da Venerdì sera, quando Real Sociedad vs Levante inaugurava la 35ª giornata. Venerdì, però, era 1º Maggio, Festa dei Lavoratori, ed il Giudice Sportivo spagnolo non ci pensava proprio a lavorare un’oretta scarsa di un giorno festivo, ancor più che il festivo in questione faceva ponte col fine settimana. E, così, gli squalificati son scesi in campo impuniti e sconteranno le loro pene con un turno di ritardo.
Varie le voci di protesta che si sono alzate per questa curiosa e poco professionale situazione. Su tutte, le disinteressate lamentele dell’allenatore dell’Elche Fran Escribá e di Santi Cañizares, ex portiere di Real Madrid e Valencia ed oggi commentatore tv. Entrambi si sono detti sorpresi e delusi da così scarsa serietà ed hanno proposto un parallelismo calzante: “E’ come se i calciatori dicessero che loro la Domenica non giocano perché è festivo” . . .
Mario Cipriano