Se l’Avellino è in piena lotta play off gran parte del merito è suo: Luigi Castaldo, il centravanti che in Campania chiamano Re Sole e che non smette mai di stupire.
Come le Roi Soleil Luigi XIV, re di Francia e di Navarra, favorì ogni tipo d’arte, dalla danza alla musica, dalla pittura alla scultura, anche Luigi Castaldo, nato a Giugliano in Campania nel maggio del 1982, sta arricchendo la sua carriera con autentiche perle, regalate alla storia personale e a quella dell’Avellino del Presidente Walter Taccone. Per chi il calcio lo ama, impossibile non ricordare la sua semi-rovesciata al minuto 48 di Ternana-Avellino di questa stagione, prodezza che ci ha fatto ricordare altre segnature della stessa caratura, nell’infinita galleria di vere e proprie opere d’arte calcistica collezionate dal bomber.
Altri esempi di gol da cineteca? La volèe di Gubbio nella stagione 2012-2013 e più recentemente il gol di Latina o quello contro il Livorno, alcune perle eclatanti che spiccano tra le 47 reti realizzate da Castaldo sotto i vessilli biancoverdi. Lui, il Re Sole, ormai in Campania ci ha messo le radici, avendo giocato sempre nella regione del Vesuvio, se si fa eccezione della piccola parentesi marchigiana durante l’esperienza con l’Ancona in Serie B.
Tra i cadetti (oltre, appunto ad Ancona e Avellino) ha indossato anche la maglia della Nocerina, piazza nella quale è riuscito ad arrivare per l’ennesima volta in doppia cifra realizzativa. Il gol Castaldo lo ha nel sangue e, non a caso, è attualmente il miglior marcatore della storia della Juve Stabia (altro club importante nella sua carriera a forti tinte campane), con 36 reti realizzate tra Serie C1 e C2.
Il suo approdo ad Avellino, invece, è datato Agosto 2012, quando gli irpini dovevano riconquistare la promozione in Serie B, traguardo per il cui raggiungimento Castaldo fu, neanche a dirlo, assolutamente decisivo: subito 15 sigilli (14 in campionato più 1, decisivo, ai playoff), sufficienti per far innamorare il “Partenio”. Passano gli anni e la musica non cambia, Castaldo continua a fare rima con gol. Il 2 maggio scorso Re Sole ha spento le 33 candeline ma il regalo più bello è arrivato solo 24 ore dopo, con la rete messa a segno in occasione del match tra i lupi e il Pescara. Una rete, quella del momentaneo 1-1, che ha poi spalancato le porte ad una vittoria importantissima per gli irpini in chiave playoff e che ha permesso allo stesso Castaldo di arrivare a quota 16 in campionato.
Il bomber ha così superato il suo record di marcature stagionali, che risaliva appunto alla sopra-citata stagione 2012-2013, la prima con la maglia biancoverde cucita addosso.
Ora il numero 10 di mister Rastelli è pronto a trascinare gli irpini ai playoff caricandosi la squadra sulle spalle per battere nuovi record, soffiare altre candeline e farsi altri regali…posticipati. Come quello, per esempio, di superare il primato di Pasquale Luiso che realizzò 19 reti con la maglia dell’Avellino in serie B nel 1995-96, rimanendo ancora oggi il miglior goleador nella storia dei lupi in cadetteria. Re Sole, insomma, vuole continuare ad illuminare la scena con le sue giocate: i prossimi avversari, a partire dal Cittadella, sono avvisati…
Giuseppe Marzetti