L’attaccante umbro è uno dei trascinatori del Grifone che lotta per i play-off

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Diego Falcinelli con la maglia del Perugia

Se nasci a Marsciano, nella provincia perugina, sei tifoso del Perugia ed hai tutte le qualità per poter indossare con orgoglio la maglia biancorossa darebbe per scontato che il tuo avvenire si leghi ai colori a cui sei affezionato. Ed infatti così è, ma, prima di vestire la casacca del Grifo, la gavetta è stata lunga. Diego Falcinelli, attaccante del Perugia, che da neopromosso sta disputando un ottimo campionato, si è conquistato col tempo il diritto a essere un simbolo dei biancorossi. Amato dalla tifoseria, sta disputando la sua migliore stagione. La Serie B era il banco di prova per lui, ed ha ripagato le attese con grandi prestazioni. 13 gol in 36 presenze dicono le statistiche . Il suo talento è esploso proprio quando si aspettava la sua definitiva maturazione. E non vuole fermarsi.

Punto fermo di Camplone nello scacchiere umbro, è cresciuto nel settore giovanile del Pontevecchio, che lascia per gli Allievi Nazionali dell’Inter a 16 anni. Torna a casa la stagione successiva ed esordisce in Serie D.

Viene notato dal Sassuolo che lo acquista e lo parcheggia nella Primavera facendolo esordire in serie cadetta a 18 anni. L’anno seguente viene ceduto in comproprietà al Foligno, dove gioca da titolare il campionato di Prima Divisione collezionando 29 presenze e 5 gol nella stagione regolare, 2 presenze e un gol nei play-out vinti nel derby contro la Ternana.


Torna in Emilia l’anno seguente, a metà stagione viene ceduto in prestito alla Juve Stabia, 12 partite condite da una rete. Passa poi al Lanciano dove si mette in luce disputando 39 partite e siglando 5 gol. Gli abruzzesi insistono per tenerlo e, nonostante la concorrenza, lo prendono ancora in prestito. Fiducia ancora ripagata, per Baroni non si discute, e lui contribuisce al buon campionato dei rossoneri. L’estate scorsa, poi, la chiamata del Perugia. Diego torna a casa per vestire la casacca che sempre ha inseguito. Al suo esordio con gli umbri, in Coppa Italia, il primo gol con la nuova maglia e poco dopo gol sotto la Nord alla prima di campionato, contro il Bologna. Da lì non si è più fermato. 13 le marcature fino ad ora, più di degli altri attaccanti biancorossi messi assieme. L’ultima in ordine di tempo, nell’ultimo impegno casalingo contro il Trapani, su rigore.

Possiede un sinistro potente e preciso, colpo di testa e fiuto del gol. Tecnico, rapido e guizzante, prestante fisicamente col suo 1,86 di statura. Punta centrale ma anche valido come esterno d’attacco in un tridente.

Sabato a Pescara, nella sfida play-off dell’Adriatico, non ci sarà per squalifica, ma se il Grifo entrasse fra le prime 8 sarebbe lui l’arma del Perugia che sogna in grande.

 

Paolo Chiappini