I giovani spagnoli hanno superato la Russia per 2-0 in Finale con reti di Borja Mayoral e Matías Nahuel.

La Spagna celebra la vittoria finale  (fonte foto www.karditsasportiva.gr)

La Spagna celebra la vittoria finale (fonte foto www.karditsasportiva.gr)

Si è concluso Domenica sera l’Europeo Under-19 di Grecia 2015. Ha vinto la Spagna – 2-0 alla Russia in Finale – e nessuno si sorprenda, visto che si tratta del settimo trionfo in quattordici edizioni. Una Spagna che una volta in più propone una covata di giovani talenti che tra un paio d’anni – se non ben prima – ci ritroveremo ai massimi livelli del calcio mondiale.
Una Spagna che, dopo un paio di anni deludenti a livello di nazionali, riprende la sua marcia, vincendo a partire dal bel gioco, dalla possessione, con personalità e sicurezza, con la calma (“Calma!” è la parola che durante il torneo più spesso ha pronunciato il ct Luís De La Fuente) necessaria a tessere la rete di quel tiki-taka che troppo presto si vorrebbe mandare in pensione.

“La Rojita” era partita forte in questo torneo, iniziando la fase a gironi con un netto 3-0 alla Germania di Jonathan Tah, Leroy Sané (quello che fece impazzire il “Bernabéu” in Champions qualche mese fa) e Timo Werner. Poi, però, era stata battuta dalla Russia, un 1-3 in rimonta che aveva costretto De La Fuente a fare i calcoli per capire che risultato serviva nell’ultima gara. Contro l’Olanda, però, tutti i pezzi del puzzle erano andati a posto: 1-1, con Russia e Germania che facevan 2-2, lasciando tutte e quattro le contendenti a 4 punti e facendo decidere la differenza reti. Differenza reti favorevole alla Spagna, seconda ed accoppiata in Semifinale alla Francia dello juventino Kingsley Coman, battuta nel finale di gara da una doppietta del neo-madridista Marco Asensio. Quindi la Finale di ieri, chiusa con la rivincita sulla Russia.

TABELLINO
Spagna:  Sivera; Borja San Emeterio (Marin, min. 81), Vallejo, Meré, Caricol; Merino, Rodrigo; Marco Asensio, Dani Ceballos, Pedraza (Nahuel, min. 74); y Mayoral (Carlos Fernández, min.90).
Russia:  Mitryushkin; Chernov, Khodzhaniyazov, Yakuba, Makarov, Guliev, Barinov, Golovin, Melkadze (Bezdenezhnykh, min. 62), Sheydaev y Gasilin (Zhemaletdinov, min. 70).
Gol:  1-0, min. 39: Mayoral; 2-0, min. 78: Nahuel.
Arbitro:  Anthony Taylor (ING).

Borja Mayoral con la coppa in una mano ed il premio al capocannoniere nell'altra  (fonte foto www.www.uefa.com)

Borja Mayoral con la coppa in una mano ed il premio al capocannoniere nell’altra (fonte foto www.www.uefa.com)

Bisognerà iniziare ad appuntare alcuni dei nomi di questi giovani spagnoli, perché più presto che tardi saranno famosi.
Iniziando dai due centrali, Vallejo e Meré: capitan Jesús Vallejo (classe ’97) gioca nel Real Zaragoza, in cui è già titolare; Jorge Meré (anche lui ’97), invece, è una delle più promettenti stelline della prolifica ‘cantera’ dello Sporting Gijón. Davanti ci sono un paio di ragazzi che son già più che promesse. Su tutti, Marco Asensio (’96), fantasista maiorchino che già dallo scorso Dicembre è di proprietà del Real Madrid, che lo ha pagato 4 milioni di Euro vincendo la concorrenza del Barcellona. E, se Asensio (nominato miglior giocatore del torneo) è la mente, Borja Mayoral (’97) è il braccio armato: capocannoniere del torneo con 3 reti – inclusa quella che ha deciso la Finale –, madrileno doc, la scorsa stagione ha segnato 37 gol tra Real Madrid B (2) e Juvenil A (35); è molto simile ad Álvaro Morata, forse pure più cinico sotto porta. Sui lati Dani Ceballos ed Alfonso Pedraza. Ceballos (’96) è stato tra i più brillanti durante l’Europeo e gioca nel Betis appena promosso in Liga, mentre Pedraza (’96), nonostante sia anche lui andaluso di nascita, gioca nelle giovanili del Villarreal. Matías Nahuel Leiva (’96) non è stato mai titolare, ma è entrato in corso in tutte le gare, segnando nella partita d’esordio contro la Germania ed in quella di chiusura contro la Russia; argentino di nascita, si è trasferito da Rosario (prima o poi bisognerà andare a vedere cosa dan da mangiare ai bambini in questa città da cui escon tanti grandi calciatori, primo tra tutti Messi) a Vila-real nel 2010 ed ha già debuttato oltre un anno fa in prima squadra col Villarreal, mostrando un dribling elettrico e buona visione di gioco.

Mario Cipriano