L’ex milanista gioca e segna ancora, facendo coppia in attacco con suo figlio nel piccolo Mogi Mirim, nella Serie B brasiliana.

Rivaldinho e Rivaldo  (fonte foto www.sportskeeda.com)

Rivaldinho e Rivaldo (fonte foto www.sportskeeda.com)

Rivaldo non finisce mai. Il brasiliano, passato senza brillare anche dal Milan, si era ritirato dal calcio professionistico all’inizio dello scorso anno, dopo una carriera lunga a gloriosa. Lo scorso mese, però, aveva deciso di tornare da dove aveva lasciato e da dove aveva iniziato, cioè dal Mogi Mirim, squadra oggi militante nella Serie B brasiliana ed in lotta per non retrocedere. Nella squadra paulista fa coppia in attacco con suo figlio Rivaldo Júnior, conosciuto anche come “Rivaldinho”.
Padre e figlio, 23 anni di differenza, han dato spettacolo nella notte tra Martedì e Mercoledì, sbarazzandosi praticamente da soli del Macae, squadra in lotta per la promozione.  Al 3’ del primo tempo un loro doppio scambio era sfociato nel cross dalla sinistra che Rivaldinho aveva trasformato nell1-0; il 2-0 arrivava su rigore procuratosi dallo stesso Rivaldinho e trasformato da Rivaldo al 16’; al 43’ Geovane – già autore del cross del primo gol – aveva messo solo davanti alla porta Rivaldinho per il 3-0. La gara sarebbe poi finita 3-1, ma la festa è stata tutta per loro, i due Rivaldo.

Vitor Borba Ferreira Gomes “Rivaldo” è nato a Pernambuco il 19 Aprile del 1972. Dopo i primi anni difficili, tra Paulistano, Santa Cruz e Mogi Mirim, a 21 anni si mise in mostra durante un prestito al Corinthians. Dal “Timão” al Palmeiras e, quindi, il salto in Europa, al Deportivo La Coruña, dove restò solo un anno prima di essere acquistato dal Barcellona per la cifra record – per il 1997 – di 27 milioni di Euro. In Catalunya vinse due volte la Liga, una la Copa del Rey ed una la Supercoppa Europea, coronandosi come re del calcio mondiale nel 1999 con l’assegnazione del Pallone d’Oro e del FIFA World Player. Nel 2002 fu protagonista col Brasile che vinse la Coppa del Mondo 2002, ma al ritorno dal Giappone si ritrovò scaricato dal Barça e fece le valige per trasferirsi al Milan. In rossonero poca gloria a livello individuale, ma palmares impreziosito dalla Champions League del 2003. Da lí, un girovagare continuo per oltre dieci anni, passando per Cruzeiro, Olympiacos, AEK Atene, Bunyodkor, São Paulo, Kabuscorp, São Caetano e Mogi Mirim. Dove ancora oggi continua a segnare.

Mario Cipriano