Il presidente lascia l’incarico a 78 anni insieme a tutto il consiglio direttivo. Finisce un’era nel momento più difficile della storia della Serie C italiana. Tante le riforme di Macalli ma i risultati positivi non si sono visti.
Finisce con le dimissioni l’era di Mario Macalli in Lega Pro. Sfiduciato dalle società, che lo scorso 30 giugno non avevano approvato il bilancio 2013/14, squalificato per 4 mesi dal Collegio di garanzia del Coni per la vicenda dei marchi del Pergocrema ma soprattutto presidente di una Lega che ogni anno è costantemente scossa dagli scandali del calcio scommesse e fa fatica a trovare credibilità visti i tanti fallimenti dei club partecipanti. Quasi 18 anni a capo della Terza serie del calcio italiano, tante riforme dei campionati ma la difficoltà ad arginare una crisi via via più importante. Innumerevoli i fallimenti dei club di Lega Pro negli ultimi 10 anni questa categoria ha da sempre pagato la differenza notevole di introiti derivanti dai diritti Tv rispetto alla Serie A e alla Serie B. Una sorta di terra di mezzo tra il calcio che conta ed il dilettantismo… dove spesso molti club trovano la propria fine. Macalli non è riuscito in questo, nel rendere questa categie credibile agli occhi del movimento calcio. Tanti anni da presidente nei quali forse sarebbe servita una protesta decisa verso la Figc o magari una riforma utile a finanziarie la categoria. Si chiude un ciclo e se ne aprirà un altro… augurandoci che il futuro per questa splendida categoria possa essere migliore.