La società sta per passare al patron del Rieti
Ancora un cambiamento societario all’orizzonte per la Sambenedettese. Gianni Moneti sembra essere sul punto di cedere le quote societarie a Franco Fedeli, patron del Rieti. Proprio oggi, inoltre, il Collegio di Garanzia del Coni discute il ricorso che i marchigiani hanno presentato assieme a Forlì e Gubbio in merito al ricorso delle 3 società sui criteri di ripescaggio in Lega Pro.
Una trattativa lampo fra l’attuale presidente dei rossoblù e Fedeli che è in rotta con l’amministrazione comunale rietina e sembrerebbe sul punto di mollare il club laziale e rilevare le quote della Samb. Moneti si è affrettato a smentire attraverso un comunicato l’avvenuto passaggio di proprietà eppure il destino del club rossoblù sembra solo rimandato all’inizio della prossima settimana quando dovrebbe esserci l’effettivo passagio di consegne. Nella nota diffusa sul sito ufficiale si legge : “Il presidente ha sempre ribadito di voler ampliare la base societaria e dichiarato che è pronto a fare un passo indietro qualora un imprenditore serio che abbia le capacità economiche per acquisire la Samb si facesse avanti“.
Moneti e Fedeli hanno già incrociato le loro strade in passato, quando entrambi furono dirigenti del Perugia. Ora potrebbero avvicendarsi. Fedeli è in rotta con il Comune di Rieti a causa della clamorosa concessione dell’impianto sportivo cittadino alla Lupa Castelli Romani, club della capitale emigrato nella cittadina laziale dall’attuale stagione. Le attese rimaste deluse porterebbero il numero 1 degli amarantocelesti a cedere il club laziale e rilevare quello rossoblù, portando con sè il figlio Andrea in qualità di ds e, forse, anche il tecnico Loris Beoni. Ne consegue che anche l’attuale organico di giocatori verrebbe ampiamente modificato e gli obiettivi di mercato rivisti.
Nel fine settimana dovrebbe esserci il passaggio ufficiale. Un colpo di scena proprio nel giorno in cui si attende l’esito del ricorso sui criteri di ripescaggio che rende l’estate dei marchigiani piena di incertezze. L’esito della trattativa potrebbe mutare lo scenario attuale, un altro scossone a cui a San Benedetto ormai iniziano a essere abituati.