Il venezia è in grossa difficoltà e così i calciatori hanno scritto una lettera al presidente dal titolo “NOI ABBANDONATI”.
Il Venezia rischia di non iscriversi al prossimo campionato dopo l’iscrizione con riserva (manca la fideiussione). La città teme un nuovo fallimento e così i calciatori si sono mossi scrivendo una lettera indirizzata al presidente Korablin che ha abbandonato la squadra al proprio destino lasciando staff e atleti senza stipendio da febbraio. Ecco la lettera:
Caro presidente,
tanti di noi l’hanno vista una sola volta, qualche mese fa. Era febbraio e lei arrivò in campo durante un allenamento e fece un discorso alla squadra. Parlò di quelli che erano gli obiettivi societari e ci incitò ad inseguirli. Già, perché lei parlava di progetto, di fiducia nell’allenatore e fiducia nel direttore, millantava di stare vicino a un gruppo di giocatori di cui probabilmente non conosceva neanche un nome, ma a noi questo quel giorno non interessava. Perché lei quel giorno, seppur parlando con l’interprete, ci ha dato fiducia. Ci ha caricato. Ha parlato da condottiero, da capitano. E quando se ne è andato noi eravamo fiduciosi, nel presente e nel futuro. Ci sbagliavamo. E di grosso pure. Quel giorno lei ingannò tutti. Direttori, allenatore, giocatori, magazzinieri e tutti quelli che lavoravano per lei.
Noi la giustifichiamo in parte per quanto riguarda i suoi affari. Sapevamo benissimo che dell’Unione Venezia gliene fregasse ben poco, e il fatto di non poter mettere in pratica i suoi progetti ha contribuito al suo allontanamento.
Però ora noi siamo qui, fermi con gli stipendi da febbraio, quasi tutti senza contratto. Ci ha totalmente abbandonato. Non gliene frega niente di sapere quanto hanno lavorato in questi mesi i magazzinieri. Gratis.
Ma possiamo andare in giro a testa alta, caro presidente. In campo, noi con il Mister, abbiamo dato tutto e, anche se i risultati non sono stati sempre esaltanti, abbiamo dimostrato di essere degli uomini veri.
E degli uomini veri, caro presidente, li aveva anche in sede, a partire dal direttore De Franceschi, che ci è sempre stato vicino, non si è perso un allenamento e ci ha sostenuto fino all’ultimo, oltre al direttore Scibilla, Veronica, Davide e tutti gli altri.
Probabilmente non leggerà mai questa lettera, ma se per caso un giorno la dovesse leggere si ricordi di come si è comportato e magari si faccia un esame di coscienza, sempre se ne possiede una.
La squadra F.B.C. Unione Venezia S.S. 2014-2015.