La squadra marchigiana è in vetta alla classifica di Serie D, ma lavora anche e soprattutto in funzione di un settore giovanile che, da fatiscente, deve diventare punto di forza

claudio gabellini

Claudio Gabellini

Alma Juventus“, che in latino significa “gioventù feconda”. Di successi, soddisfazioni e – perché no – qualche plusvalenza. Negli ultimi anni l’Alma Juventus Fano ha dimenticato il proprio epiteto latino, disperdendo un settore giovanile promettente, e la fidelizzazione dei giovani verso la squadra faro della zona. Ora, la squadra del patron Gabellini sta cercando di riallacciarsi alla sua storia.

L’anno scorso è stato rifondato il settore giovanile. In che modo?

Diciamo che – riguardo i giovani – l’Alma è stata storicamente ondivaga, facendo e disfacendo con strategie contradditorie. Negli ultimi anni abbiamo fatto fatica ad avere un settore giovanile “nostro”; i quattro ’96 arrivati in prima squadra sono stati frutto più della fortuna, che della programmazione. Ora vogliamo migliorare e rendere il settore giovanile una fucina importante tutti gli anni. Stiamo lavorando per creare nuove sinergie in ambito cittadino, con una scuola calcio ben organizzata e un programma di qualità, per portare i ragazzi con più potenzialità in prima squadra, attraverso un percorso guidato. Abbiamo un ottimo responsabile del settore giovanile, Alessandro Brocchino, e tanti giovani che stanno iniziando questa rifondazione.

Rifondazione che passa anche per l’”One day camp” e il “Mancini a porte aperte”.

Entrambe le iniziative sono finalizzate ad avvicinare i ragazzini al mondo dell’Alma Juventus. Una specie di riconciliazione “storica” perché – negli anni – io e i miei predecessori non siamo riusciti a mantenere il progetto con coerenza. Le porte aperte hanno anche un valore simbolico, quindi. Ora è ripartito tutto, attraverso un lavoro diretto e indiretto (con le scuole calcio del territorio).

La scelta di un portiere over come Paolo Ginestra, e quattro under in mezzo al campo, in serie D è praticamente un unicum, specie nelle squadre di vertice. Quanto è importante la presenza di un giocatore come lui?

Il valore aggiunto di Ginestra è certamente la sua estrema affidabilità. La statistica è contro di noi: negli ultimi anni le squadre che hanno vinto avevano costruito squadre con un under in porta e un giocatore di esperienza in più in mezzo al campo. La nostra scelta è rivolta all’attenzione che abbiamo per la parte difensiva: ad oggi siamo squadra che ha subito meno (un gol in 6 partite), e non è un caso. Ginestra ci dà stabilità, e sicurezze maggiori rispetto ad un under. Questo non rende la nostra scelta necessariamente giusta o sbagliata: è una scelta. Lo conoscevamo e ci fidiamo di lui.

Rispetto alle altre avete cambiato poco, mantenendo la fisionomia dello scorso anno. È questo, più che la forza dei singoli, a rendervi favoriti?


Negli ultimi tre anni abbiamo costruito un “backbone” (una spina dorsale, ndr) stabile, con una sua forza; già dallo scorso anno avevamo una buona struttura e quest’anno l’abbiamo affinata con degli aggiustamenti. I giocatori si conoscono molto bene, inoltre, e questa affinità esalta i valori messi in campo.

Domenica arriva la Samb, che la scorsa settimana ha perso 4-5 contro il Monticelli. Dopo questa sconfitta la sua fiducia è aumentata, o la spaventa la reazione?

Son sentimenti contradditori; da una parte si pensa che non siano così solidi, dall’altra che questi ragazzi abbiano voglia di riscattarsi. Difficile avere idee precise: secondo me sono una squadra e un contesto importantissimi, da affrontare con tutte le cautele e umiltà dovute ad una compagine del genere. Affrontiamo tutte con atteggiamento realista, senza presunzioni: non ci sono squadre semplici da affrontare, e la Samb – per quanto in un momento forse negativo – non fa eccezione.

La vittoria non chiuderebbe il campionato, almeno a livello di classifica. Potrebbe farlo a livello emotivo, però.

Il campionato è certamente aperto, e lo sarà anche domenica sera. Siamo alle prime partite; la squadra ha dimostrato di essere forte, ma ciò non garantisce nulla né per la gara di domenica né per il resto della stagione.

Angelo A. Pisani (@angeloapisani)