Cancellato il 31-0 che non era stato omologato. Aveva ragione l’arbitro?
I ragazzini del Ponte Ronca sono contenti nonostante non lo diano troppo a vedere a fine gara e sopratutto dopo una sconfitta per 9-1 che sarebbe pesante lo stesso se non fosse che questo risultato segue il drammatico 31-0 che il 4 ottobre scorso stavano subendo dai pari età del Persiceto 85. Ieri pomeriggio, infatti, a Zola Predosa si è rigiocata la partita del campionato giovanissimi Ponte Ronca-Persiceto 85, ripetizione della precedente gara interrotta a una manciata di minuti dalla fine per una sorta di ‘no contest’, cioè per manifestazione superiorità del Persiceto. Il punteggio monstre aveva indotto l’arbitro a fischiare la fine, come accade nel pugilato quando per evitare guai peggiori si decreta la fine dell’incontro per ko tecnico.
Un fatto che non trovava precedenti n Italia e non previsto dal regolamento, una decisione sorta dalla sensibilità del giovane arbitro a cui era toccato dirigere la gara. Nella ripetizione il più forte Persiceto ha vinto ugualmente con un rotondo 9-1, con il Ponte Ronca che si è presentato con una formazione differente rispetto a quella che era stata presa a pallate tre settimane fa. E diversa è stata anche la cornice di pubblico, più numeroso, composto soprattutto da genitori e curiosi, che ha applaudito e incitato il Ponte Ronca anche dopo essere stata di molto sotto nel punteggio. Bellezza dello sport.
La stessa sensibilità del 20enne arbitro che aveva annullato il precedente incontro non la ha avuta il Comitato locale dell’Aia che ha sospeso senza attenuanti il giovane fischietto. Sarebbe auspicabile un moto di buon senso anche da parte degli organi decisionali. Il calcio non è solo matematica.