Soltanto in mattinata la nazionale tedesca è riuscita ad atterrare a Francoforte. Intanto Malagò riprende il messaggio della Uefa: “Si osserverà un minuto di silenzio”

Il tecnico Low pensieroso.  La sua nazionale ha dormito dentro lo Stade de France.

Il tecnico Low pensieroso. La sua nazionale ha dormito dentro lo Stade de France.

Francia-Germania del 13 novembre sarà per sempre ricordata come l’amichevole del terrore. Ieri allo Stade de France i fari erano puntati su due delle nazionali che in estate saranno fra le favorite per il titolo di campione d’Europa, fuori dall’impianto sportivo, al buio, le esplosioni, gli spari, la morte. La partita di ieri sera per i calciatori tedeschi è finita alle 9.52 di questa mattina, quando, sul volo Lufthansa LH 343, sono atterrati a Francoforte. L’aereo era giunto appositamente dalla Germania all’aeroporto Charles de Gaulle (dove è stato parcheggiato lontano dal Terminal) per riportare la nazionale in patria, al sicuro dagli attentati. Sull’aereo, sorvegliato dalla polizia francese, armata di mitra, sono saliti anche i giornalisti tedeschi al seguito della spedizione. Inizialmente la nazionale campione del mondo sarebbe dovuta partire da Parigi per Hannover solo domenica mattina (alle 12), per prepararsi all’amichevole di martedì con l’Olanda. Ora la gara con gli Oranje potrebbe essere annullata: “A tal proposito non prenderemo decisioni affrettate – ha spiegato Reinhard Rauball, presidente ad interim della DFB –. Parleremo con i giocatori e capiremo come metabolizzano l’accaduto. Personalmente vorrei non annullare l’amichevole per non darla vinta agli attentatori”.

LA NOTTE — I giocatori francesi avrebbero lasciato lo stadio alle 2 di notte, mentre quelli tedeschi hanno pernottato allo Stade de France da dove si sono diretti questa mattina all’aeroporto, scortati dalla polizia. Inizialmente si pensava che alle 2:15 i giocatori della Germania avessero lasciato lo stadio su mini-pullman. In realtà la notizia, data dalla DFB per motivi di sicurezza, si è rivelata falsa. Bierhoff, attuale team manager della nazionale, ha raccontato: “Ci è stato assicurato che nello stadio fossero state adottate tutte le misure di sicurezza possibili. C’era grande insicurezza, grande paura, e c’è un umore strano nello spogliatoio. I giocatori erano sotto choc, molti hanno preso il cellulare per informarsi o per chiamare parenti e amici”. Gia ieri in mattinata la nazionale tedesca aveva dovuto evacuare l’albergo in seguito ad un allarme bomba. Dopo i controlli degli artificieri, che non avevano trovato alcun ordigno, i giocatori erano potuti tornare nelle proprie camere. Era solo l’inizio dell’incubo. Ora i tedeschi sono atterrati a Francoforte e presto torneranno a casa, dove abbracceranno i propri cari. Come si fa dopo una brutta storia.

AMICHEVOLE A RISCHIO — Esiste la concreta possibilità che l’amichevole Inghilterra-Francia, in programma martedì 17 novembre a Wembley, possa saltare. Il responsabile dell’ufficio stampa della nazionale transalpina, Philippe Tournon, ha spiegato che il test di martedì a Londra contro l’Inghilterra potrebbe non disputarsi e anche la Football Association, nella tarda serata di ieri, ha espresso le proprie condoglianze al popolo francese per le vittime degli attentati, per poi rivolgersi alla FFF: “Vi contatteremo al momento opportuno”. Inoltre un portavoce della FA ha dichiarato: “Quello che è accaduto è estremamente grave e tragico, per quanto riguarda la partita se ci saranno novità verranno comunicate al momento opportuno”.
LUTTO — Inoltre tutte le partite di calcio di ambito Uefa dei prossimi giorni sarà osservato un minuto di silenzio per gli attentati di Parigi e le squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio
fonte: www.gazzetta.it