Il suo palmares parla da solo.

La panchina da calcio

La panchina da calcio

Stare lontani dal calcio giocato è praticamente impossibile per chi ha dedicato la maggior parte della propria vita al mondo del pallone. Capita, così, che la voglia di tornare in pista aumenti ogni giorno di più, fino a spingerti a sederti di nuovo su una panchina. E’ quello che sta succedendo a Marcello Lippi, che sarà sempre ricordato per aver portato la Nazionale italiana sul tetto del mondo a Germania 2006.

Lippi, campione di tutto anche con Juventus e Guangzhou, ha parlato ai microfoni di Sky in veste di presidente onorario della Reset Academy : “Non parlo per me, ma di tutta la categoria. Gli italiani hanno qualcosa di più tatticamente, preparano le partite meglio e di conseguenza pure i calciatori sono più preparati. Nessuna nazione europea ha una Serie B o una Serie C come l’Italia.

Ritornare in panchina? Perché no. Fino a qualche tempo fa lo avrei escluso. Ora non guarderei le categorie, e mi rendo conto di aver fatto un errore: in Cina pensavo di non avere più voglia di fare calcio, invece era solo una questione di essere lontani da casa. Passare l’inverno a fare niente mi impressiona un po’, non è Italia, Francia o altro”.

In chiosa Lippi ha un pensiero per la Juventus: “Gli manca un pizzico di serenità, rinnovo molto abbondante. La grande sfortuna è stata cambiare Pirlo e Vidal con sostituti mancati per tre mesi. Un giocatore come Pogba ha dovuto avere responsabilità diverse”.

Una cosa è certa: a Lippi la nostalgia da panchina sta salendo eccome. Ed ora, ipotizzarlo alla guida di un progetto ambizioso nel prossimo futuro appare tutto tranne che impossibile!

Giuseppe Marzetti