Delicato turno infrasettimanale per i crociati senza tanti uomini.
Definirlo momento cruciale è fin banale. Il problema è che è anche critico. Il terzo 0-0 stagionale lascia scorie pesanti in casa Parma. Perché se contro il Mezzolara era stata la prima volta, contro il Forlì era mancata la prestazione (senza trascurare un aiutino arbitrale sottoforma dell’espulsione di D’Appolonia), sul campo del Castelfranco è sopraggiunto il nervosismo.
Le espulsioni di Guazzo e Sowe non sono un buon segnale, tradendo piuttosto le difficoltà della squadra ad “accettare” l’idea di non ammazzare il campionato. La classifica è eloquente: 9 vittorie, 3 pareggi e appena 2 gol subiti, peraltro su rigore, non sono bastati a fare il vuoto, visto che l’Altovicentino insegue a 4 punti con una partita da recuperare, mercoledì prossimo proprio contro il Castelfranco. E oggi (mercoledi) si torna già in campo per il terzo infrasettimanale della stagione, di cui il Parma avrebbe al momento fatto volentieri a meno.
Perché è vero che dopo una delusione si scende in campo più volentieri, ma il Legnago Salus che si presenterà al Tardini (dopo aver rifiutato la proposta dei ducali di posticipare la gara alle 20.45) è il classico cliente scomodo. Formazione di categoria, dal 2010 in Serie D, senza nomi illustri ma con un buon mix di giovani ed esperti, soprattutto in attacco, ove brillano Broso, ex Chieti, il brasiliano Adriano Bernandes e il navigato Niccolò Zanetti (12 gol con il Renate nel 2012 in C2) stessi punti in classifica del Castelfranco, e quindi stessa tranquillità, i veneti non avranno nulla da perdere, e c’è da immaginare che i biancoblu di mister Orecchia (tornato quest’anno sulla panchina dopo il biennio 2010-2012), firmerebbero per il 9° pareggio su 13 partite, statistica che la dice lunga sulla capacità del Legnago di non far giocare gli avversari.
Insomma, si prevede il classico muro, per abbattere il quale al Parma servirà parecchia pazienza, dote mancata alla squadra, almeno secondo quanto dichiarato dal d.s. Galassi lunedì a Tv Parma: “Nelle ultime partite abbiamo avuto troppa fretta. Il possesso di palla non lo facciamo più con l’insistenza di prima, a volte forziamo la giocata. Qualche giocatore forse non attraversa un momento di forma ottimale, dobbiamo lavorare di più sulla circolazione della palla”. Trattasi di veri consigli ad Apolloni, alle prese comunque con una grave emergenza in attacco.
Longobardi sarà fuori almeno 4 mesi per la frattura del malleolo, dopo il fallo subito domenica dall’ex Lauricella, Sowe sarà out per squalifica al pari di Cacioli (somma di ammonizioni) e Guazzo, stangato con 3 giornate. L’ex centravanti di Alessandria ed Entella, visibilmente fuori forma, sarà multato dalla società, mentre nell’immediato il suo posto sarà preso da Baraye, già punta aggiunta nelle ultime giornate. Alle sue spalle, scelte obbligate con Sereni, Lauria e Melandri. Partita da non sbagliare, insomma, forse la prima da vivere con addosso la pressione della vittoria a ogni costo. Domenica prossima, anche se non si sa ancora dove, ci sarà infatti la trasferta contro il San Marino, terzo a -6, mentre l’Altovicentino affronterà tre gare in 7 giorni: Imolese e poi le due trasferte nel recupero con il Castelfranco e a Rovigo. Gare non semplici, ma il solo fatto di dover guardare gli avversari è una mezza delusione in casa crociata…
Probabile formazione (4-2-3-1): Zommers; Adorni, Saporetti, Lucarelli, Simonetti; Corapi, Giorgino; Sereni, Lauria, Melandri; Baraye