L’ostico Delta sulla strada dei crociati in flessione. Apolloni lancia Simonetti.
Ultimo ostacolo? Non proprio, ma a Collecchiello si respira un’aria strana alla vigilia della trasferta del Parma a Rovigo. Il pareggio contro l’Imolese, il quarto su quattro in stagione a reti bianche, ma soprattutto la prestazione che l’ha accompagnato, di gran lunga la peggiore dell’anno, ha creato qualche malumore e più di una preoccupazione nell’ambiente crociato in vista di quella che sembra essere la partita-chiave della prima parte di campionato.
In questi termini si è espresso anche il ds Galassi, che nelle scorse settimane non si era risparmiato qualche critica al gioco della squadra. Nella sostanza, essere ancora imbattuti e avere vinto 11 partite su 15 non è bastato a fare il vuoto, essendo il Forlì secondo a soli 4 punti, e il dato relativo ai gol segnati, “solo” 29, due in meno del Forlì, non è esaltante per chi era, ed è convinto, di aver costruito una corazzata.
Così, tra dubbi tattici relativi all’integralismo di Apolloni sul 4-2-3-1, infortuni (Longobardi) e giocatori arrivati a stagione in corso e forzatamente non al meglio (Guazzo), anche se può sembrare incredibile quella del “Gabrielli” sarà una gara da vincere quasi a ogni costo, per affrontare con più serenità il trittico di partite di fine 2015 contro formazioni romagnole di medio-bassa classifica, due delle quali al Tardini (Ravenna, Bellaria e Sammaurese).
La trasferta nel Polesine non si annuncia comunque una sfida facile, visto il livello della squadra biancoazzurra. Quinto in classifica a -11 dal Parma, il Delta Rovigo, partito con ambizioni di primato, ma presto costretto a ridimensionare dopo l’esonero del tecnico Bagatti, sostituito dal giovanissimo Vito Antonelli, 34 anni, promosso dalle giovanili, è in possesso del giusto mix di esperienza e gioventù per creare problemi anche a una squadra oggettivamente più forte come il Parma, almeno in una gara secca. Basti pensare alla composizione dell’attacco, con il duo Pera-Docente in grado di ben figurare anche nella categoria superiore per esperienza e qualità: il primo, ex Lucchese e Rimini (promosso in Lega Pro con i romagnoli nella scorsa stagione con 30 gol), punta di diamante del mercato estivo rodigino, è l’attuale capocannoniere del girone con gol, dato che la dice lunga sul tasso di pericolosità per Cacioli e Lucarelli, non parsi brillantissimi contro l’Imolese.
Docente, invece, classe ’83, è una garanzia per la categoria, avendo alle spalle oltre 60 gol in C (9 in B in 70 presenze con Messina, Avellino e Rimini). Insomma, meglio diffidare di una squadra forse sopraffatta solo dalle aspettative dell’ambiente, cresciute a dismisura dal 2014, dopo il trasferimento a Rovigo del titolo sportivo del Delta Porto Tolle, che ha di fatto preso il posto del Rovigo Calcio, storico club attivo ora solo a livello giovanile. Il Delta è una società fondata nel 1999 nel piccolo comune del veneziano e protagonista in Seconda Divisione nel 2013-2014. Il ritorno tra i professionisti è l’obiettivo dichiarato, ma molto difficilmente praticabile per questa stagione.
Il rendimento degli ultimi due mesi è comunque ottimo, con 6 vittorie e 2 sconfitte, l’ultima domenica scorsa sul campo del Mezzolara. Tra i motivi della sfida, i ben tre ex in maglia crociata: Matteo Guazzo, a Rovigo nel 2006 con la promozione in C2, e il duo Giorgino-Lauria, in biancoazzurro proprio nella scorsa stagione, quest’ultimo con ben 17 reti in D. E se Giorgino è ancora infortunato, e per la sua sostituzione Simonetti è in pole al posto del deludente Rodriguez per fare coppia con l’insostituibile Corapi, Guazzo e Lauria dovrebbero essere del match dall’inizio, anche se il centravanti è in ballottaggio con Musetti. Torna a disposizione anche Ricci, che si candida per un posto sulla fascia sinistra con Adorni dalla parte opposta.
Probabile formazione (4-2-3-1): Zommers; Adorni, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Simonetti; Melandri, Baraye, Lauria; Guazzo (Musetti)