Si comincia a parlare di mercato: ceduto Vignali, si punta a un big per l’attacco.
Penultimo appuntamento interno del 2015 per il Parma, che dopo la prova di forza contro il Rovigo comincia il mini-ciclo che, sulla carta, potrebbe permettere alla squadra di Apolloni di completare la mini-fuga già in essere. Al Tardini arriva infatti il Ravenna e con un successo, associato alla mancata vittoria del Forlì contro il, i crociati potrebbero anche già festeggiare con 180” d’anticipo il titolo di Campioni d’Inverno. Platonico fin che si vuole, ma non poi così tanto in un campionato in cui esulterà solo la prima classificata, e in cui la concorrenza ha già dimostrato di poter inseguire a fatica la corazzata costruita in estate dal duo Minotti-Galassi.
Il terzo confronto con una squadra espressione di un capoluogo di provincia, dopo Forlì e lo stesso Rovigo (caso a parte San Marino…) è senza dubbio il più carico di storia, contro la seconda nobile più decaduta del torneo, dopo appunto il Parma.
Con alle spalle 7 tornei di Serie B, l’ultimo nel 2008, e un buon nugolo di giocatori illustri nelle proprie fila (su tutti Christian Vieri), il nuovo Ravenna, ripartito nel 2012 dopo l’ennesimo fallimento, è appena tornato in Serie D, dopo il 2° posto dello scorso anno nel proprio girone di Eccellenza. L’attuale classifica è all’insegna della tranquillità, con un +4 sulla zona playout che consentirà alla squadra di Andrea Mosconi, subentrato dopo 9 giornate a Alessandro Marsili, che era stato confermato in panchina dopo la promozione, ma che ha pagato un avvio di stagione non esaltante (ma comunque in linea con le aspettative), di venire al Tardini con una relativa tranquillità.
I giallorossi sono infatti reduci da una striscia di 7 risultati utili, composta da 2 vittorie e 5 pareggi, gli ultimi due contro Altovicentino e Forlì, le principali rivali del Parma. Un avviso quindi per Lucarelli e compagni, che troveranno la solita squadra concentrata e compatta, ma presumibilmente non completamente rinunciataria in fase di ripartenza.
Il gruppo ravennate è piuttosto giovane, ma caratterizzato dalla presenza di ben 3 figli d’arte: Alessio Atzori, Elia Ballardini (centrocampista bomber della squadra con 7 reti) e Davide Mandorlini, tutti pargoli di allenatori che con la città di Ravenna hanno un rapporto consolidato. Ballardini e Mandorlini senior sono infatti nativi della città romagnola, mentre Gianluca Atzori ha giocato in giallorosso tra il ’97 e il 2001 e ha poi allenato il club nel 2008. Curiosamente, tutti e tre i tecnici sono accumunati da recenti storie da prima pagina, con Ballardini subentrato a Iachini (altro ex ravennate…) a Palermo, e Mandorlini e Atzori freschi’ di esonero a Verona e Siena,
Ad accumunare le due squadre anche storie di mercato, che le hanno viste attive negli ultimi giorni in uscita. Il Ravenna ha infatti ceduto il portiere Matteo Sala alla Sammaurese e il centrocampista Gresi Xeka al Classe (Eccellenza), mentre Apolloni, oltre al portiere Cotticelli, prestato alla Correggese, ha perso a sorpresa anche Fabio Vignali, l’esterno offensivo classe ’93 poco impegnato nella prima parte di stagione e ceduto a titolo definitivo al Jolly Montemurlo, rivelazione del girone E di D dove insegue il Montecatini.
Rispetto alla formazione di Rovigo, esce Guazzo, vittima di un infortunio muscolare. Ballottaggio quindi tra Musetti e Baraye (anch’egli non al meglio) come punta centrale: se gioca il secondo, Corapi confermato trequartista, altrimenti il mediano tuttofare tornerà in coppia con Giorgino davanti alla difesa. Dietro, dubbi sulle fasce: a destra dovrebbe essere lanciato Ricci, dalla parte opposta ballottaggio tra Saporetti e Agrifogli.
Si infittiscono intanto le voci di mercato che vogliono il Parma interessato a grandi nomi per l’attacco, da Sforzini a Sansovini, fino a Titone della Sambenedettese.
Probabile formazione (4-2-3-1): Zommers; Ricci, Cacioli, Lucarelli, Saporetti; Corapi, GIorgino; Lauria, Baraye, Melandri; Musetti.