Si gioca il penultimo turno d’andata e potrebbero esserci nuove sorprese in classifica.
I tifosi del Taranto (foto dalla rete)
Penultimo turno di andata del girone H di Serie D che propone un big match, più altri incontri interessanti. E non potrebbe essere diversamente visto l’equilibrio che regna nei piani alti della classifica, dove ben sei squadre sono racchiuse in un solo punto, sette in tre punti, includendo anche il Bisceglie.
I nerazzurri, in grande ascesa nelle ultime partite, hanno sulla carta uno degli impegni meno ostici, visto che al “Ventura” arriva l’Aprila terzultimo in classifica. Sfide ricche di insidia per Nardò e Virtus Francavilla. I salentini vanno a far visita al Manfredonia di Vadacca, che dopo aver messo in serie 6 risultati utili di fila, ha rimediato due k.o. negli ultimi due incontri, e deve vincere se non vuole essere risucchiato nella zona playout.
Per i tarantini, confronto casalingo contro la Turris, che domenica scorsa ha castigato proprio i sipontini. Giocherà in casa anche il Francavilla sul Sinni, una delle tre squadre a quota 28, che riceve in casa il Marcianise, altra formazione dal rendimento incostante e dalla classifica ancora indefinita. Al “Purificato” di Fondi, i pontini ricevono il Potenza, senza bomber Meloni, squalificato dopo l’espulsione rimediata la scorsa settimana a San Severo.
La formazione foggiana ha la chance di accorciare ancora la classifica e avvicinarsi alla zona playoff, ma prima deve vincere in casa del Picerno fanalino di coda della classifica. Infine, veniamo al big match della giornata, quello che vede la co-capolista Pomigliano (a pari merito con Nardò e Virtus Francavilla) ricevere in casa il Taranto di Campilongo, ancora a secco di vittorie lontano dallo Iacovone dopo il suo insediamento sulla panchina degli jonici. In zona playout, occhio al confronto tra Serpentara e Gallipoli, con i giallorossi a caccia della continuità dopo la bella vittoria con la Virtus Francavilla. Torrecuso-Isola Liri forse è l’ultima chance per entrambe le formazioni di riagganciare il treno playoff.
Di Alessandro Tosques