Sono state rese note le decisioni disciplinari dopo i brutti fatti di Foggia.

Arbitro

Il cartellino rosso (foto dal web)

Un bollettino clamoroso quello che proviene dal referto del Giudice Sportivo dopo il match tra Foggia e Matera (partita terminata 2-2): le motivazioni associate ad ammende e squalifiche inflitte ai due club lasciano l’amaro in bocca per uno spettacolo che è diventanto un qualcosa di poco inerente a una partita di calcio

Esaminiamo il quadro delle sentenze: il Foggia è stato multato per 3.500 euro “perché propri sostenitori al termine della gara lanciavano sul terreno di gioco in direzione dei componenti della squadra avversaria che rientravano negli spogliatoi sei bottiglie piene d’acqua, senza colpire” mentre il suo preparatore atletico Marcattilio Marcattili è stato squalificato per due turni “perchè al termine della gara nell’ambito di un principio di colluttazione fra tesserati colpiva con un morso al braccio un calciatore della squadra avversaria”.

Gaetano Iannini, centrocampista del Matera, invece, pur non essendo stato espulso, ha patito due turni di stop “perché al termine della gara assumeva comportamento provocatorio nei confronti dei componenti della panchina della squadra avversaria, provocandone la reazione ed un principio di colluttazione prontamente sedata”. E’ andata un po’ meglio a Gianluca Di Chiara, terzino del Foggia, cui è stata inflitta una sola giornata “perché al termine della gara rientrando negli spogliatoi tentava di colpire con un calcio all’altezza della coscia un avversario”.

Chiusura con le squalifiche “sul campo” di  altri due giocatori: quella per una gara effettiva per doppia ammonizione (“entrambe per condotta scorretta verso un avversario”) di Mirko Carretta, esterno d’attacco del Matera e quella per recidività in ammonizione (quinta infrazione stagionale) di Marco Armellino, centrocampista del Matera.