La rinascita di un campione.
Gli anni d’oro al Barcellona, gli anni dei successi, di pagine di storia indimenticabili. Poi una parabola discendente, quasi normale quando arrivi all’apice della gloria. Chi è abituato a vincere ed essere protagonista, però, non riesce ad accettare un ruolo da comprimario, troppo difficile. Così è stato per Victor Valdes, il portiere che in Catalogna aveva solo un’abitudine, quella di alzare trofei.
Ma quante ne ha passate dopo l’addio ai blaugrana. Valdes lascia la Spagna e si trasferisce al Manchester United, a caccia di una nuova avventura in un top club della Premier League. Dal Barcellona al Manchester United, tanta roba avranno pensato tutti, fortunato lo spagnolo. Niente di più sbagliato. Il trasferimento ai Red Devils, infatti, non è stato certo felice.
Decisive le incomprensioni con van Gaal: niente tournèe americana con il resto del gruppo, nessun numero di maglia e non solo. Valdes si cambiava in uno spogliatoio a parte ed è finito ai margini della rosa. La rottura definitiva del rapporto con il tecnico si è consumata quando Van Gaal gli chiese di giocare con la squadra Under21 e lui si rifiutò.
Per la gioia di tutti arriva la sessione invernale di gennaio, che significa addio…dopo un anno e mezzo complicato. Valdes era destinato al Besiktas, aveva già salutato anche i tifosi dei Red Devils via Twitter prima delle ufficialità, ma all’ultimo il trasferimento saltò. Che gaffe. Resta a Manchester? Macchè. La valigia ormai era pronta, cambia solo la destinazione, dalla Turchia al…Belgio.
Ora il suo presente è allo Standard Liegi, club con il quale domenica ha conquistato il 24esimo trofeo della carriera, grazie alla vittoria della Coppa del Belgio in finale contro il Club Brugge. Che gioia. La rinascita dopo mesi di umore grigio, proprio come il cielo sopra Manchester e l’Inghilterra. Valdes è tornato e ricomincia da dove aveva lasciato: vincendo…!