Il tecnico dei toscani si scaglia contro gli arbitri definendoli attori di Hoolywood.

Christian Panucci allenatore del Livorno

Christian Panucci allenatore del Livorno

Il Livorno impatta per 0-0 contro il Crotone nella 29esima giornata di Serie B, risultato che di per sè potrebbe essere buono ma per come sono andate le cose il tecnico amaranto Christian Panucci ha più di un rimpianto; non essersi giocato la gara in parità numerica per tutti i novanta minuti. L’episodio contestato è l’espulsione da parte del direttore di gara, il Sig. Saia di capitan Andrea Luci al 20′ del primo tempo per un fallo su Martella che ha suscitato le proteste del tecnico ma anche dei compagni di squadra.

Chi ha giocato a calcio – attacca Panucci – sa che il nostro giocatore è entrato per prendere il pallone. Le indicazioni sono per il rosso, ma non c’è cattiveria di fare male. Poi chiedi spiegazioni al quarto uomo e la sua risposta è: ‘Stia zitto che la caccio fuori’. Non c’è collaborazione. Alla prima protesta a noi ci cacciano fuori, poi vai a chiedere collaborazione. Non è possibile lavorare in questo modo. Io non ho mancato di rispetto a nessuno. Come si fa a parlare?! Come possiamo noi collaborare?! La sua risposta ad una mia analisi, magari un po’ forte, è: ‘Stia zitto sennò la caccio fuori’”.


Permalosi – “Queste sono solo le loro interpretazioni. Sono di un permaloso mai visto – afferma Panucci -. Scusate lo sfogo, ma non si può lavorare in questo modo. Se io avessi mancato di rispetto, verrei qua a chiedere scusa. Ci cacciano sempre fuori. In 20 anni di carriera sono stato espulso una sola volta da calciatore e ho sempre avuto grande rispetto degli arbitri. Però non si può lavorare in questo modo, bisogna darsi una regolata. Sembrano attori di Hollywood, basta”.