Arriva il deferimento da parte della Federazione per il Pisa ma tutto sarebbe scaturito da problematiche interne alla Banca Nazionale del Lavoro.

Fabrizio Lucchesi, dirigente sportivo di lungo corso con alle spalle esperienze in Fiorentina, all’ Empoli ed alla Roma, è il direttore generale del Pisa
Ormai da mesi si parla della Fidejussione utile all’iscrizione al campionato del Pisa Calcio e del fatto che sia stata aperta un’indagine circa la regolarità di questa Fidejussione. Siamo quasi al termine della stagione ed oggi è arrivato il deferimento notificato dalla Procura Federale secondo la quale il Pisa non avrebbe effettuato controlli sulla veridicità della Fidejussione. Secondo il Pisa Calcio però l’errore è interno alla Banca Nazionale del Lavoro, l’istituto che avrebbe emesso la Fidejussione e pare che questo errore non riguardi solo il Pisa ed il mondo calcistico tanto che ci sono 3 procure che stanno indagando. Insomma un grosso caos all’italiana che getta ombre sul campionato del Pisa, proprio adesso che gli uomini di Gattuso si preparano al big match contro la Spal. Cosa dobbiamo aspettarci?
Ecco l’intervista rilasciata poche ore all’inviato di Tuttolegapro.com Sebastian Donzella dal direttore generale del Pisa, Fabrizio Lucchesi:
Direttore, che sta succedendo?
“Non si conoscono ancora le dimensioni esatte del fenomeno, si sa solamente che è molto esteso. Posso dirvi che vi sono ben tre Procure della Repubblica che stanno indagando: Firenze, Roma e Pisa. Sembra che ci sia stato un atto di infedeltà di alcuni dipendenti, o presunti tali, che pare abbiano messo in atto comportamenti non legittimi, adesso al vaglio degli inquirenti. Questi pseudo-impiegati, come li definisco io, avrebbero messo in atto un’attività criminosa a 360 gradi al punto che i contorni della vicenda non sono ancora ben definiti. Credo che tra un po’ i giornali potrebbero titolare “Maxi-truffa ai danni della BNL”. Altro che società sportive, in una serie di incontri a Roma abbiam capito che ci sono numerose pratiche su cui gli investigatori stanno indagando, di tutti i tipi e in tutti i settori lavorativi”.
Eppure siete stati deferiti “per aver fatto uso di una fideiussione risultata non veridica, senza effettuare alcun controllo preventivo”…
“In pratica ci accusano di non avere sufficientemente vigilato. Eppure io non sono un dipendente della Guardia di Finanza. Non è che io ho fatto una fotocopia di chissà quale documento e ho deciso di spacciarla per una fideiussione. La nostra fidejussione, questo sia ben chiaro, è uscita dalla banca, fatta da impiegati della banca. Insomma, è come se io rispetto il codice della strada e uno mi viene addosso a cento all’ora. Che colpa ne ho?”.
Come vi siete accorti che qualcosa non andava?
“Tutto è nato perché il Pisa, avendo il diritto a beneficiare della riduzione della fidejussione in quanto le spese erano minori un plafond di 2 milioni di euro, ha chiesto la restituzione di tale parte. E lì è venuto fuori che c’erano problemi nella documentazione. Poi, però, non si è saputo più molto perché sono partite le indagini interne della BNL e quelle della Procura della Repubblica di Pisa, da noi allertata e che da noi ha ricevuto numerosi documenti. Abbiamo immediatamente informato la Lega di ciò. Il deferimento è stato un atto dovuto perché consente alle Procure di poter indagare su una vicenda che, come detto, ha dei risvolti enormi. Non a caso la nostra collaborazione, e anche la nostra tranquillità, è massima. Il Pisa, in questa vicenda, è parte lesa”.
Il tutto a pochi giorni dalla sfida contro la Spal…
“E’ un caso molto curioso: ogni volta che giochiamo contro la Spal venga fuori un problema. All’andata un giornale di Ferrara rivelò che la nostra fidejussione presentava qualche problema, quando ancora in pochi sapevano l’accaduto. Oggi è arrivato il deferimento. Ma noi non siamo condizionati da ciò, i giocatori da tempo conoscono la situazione e sanno che possono stare tranquilli”.