L’ennesimo episodio discriminatorio.Il razzismo colpisce ancora, di nuovo nel mondo del calcio. Fastidiosa abitudine. L’ennesimo episodio ì proviene dal Portogallo, dal match giocato ieri tra Rio Ave e Benfica. Protagonista, suo malgrado, Renato Sanches, giovanissimo centrocampista delle ‘Aquile’, bersagliato per tutto il match dai ‘buuu’ razzisti dei tifosi di casa.
Al fischio finale dell’arbitro le offese nei confronti del 18enne si sono fatte ancora più pesanti e gli insulti hanno accompagnato il ragazzo mentre faceva rientro negli spogliatoi. La sua reazione? Andare verso la curva avversaria e regalare loro un gesto eloquente: si è tolto la maglia, ha rivolto loro un applauso e si è messo a imitare…una scimmia.
Gesto sarcastico quello di Sanches, molto simile alla reazione di Dani Alves alla banana lanciatagli dai tifosi del Villareal. Il terzino brasiliano non si scompose, raccogliendo la banana e mangiandola. Reazione forte anche quella di Kevin Prince Boateng ai ‘buuu’ ricevuti dai tifosi della Pro Patria durante un’amichevole a Busto Arsizio.
Il centrocampista rossonero all’ennesimo insulto calciò il pallone verso la curva, si tolse la maglietta e rientrò negli spogliatoi seguito dal resto della squadra. E poi ancora, il gesto di appena due mesi fa di Kalidou Koulibaly nella partita con la Lazio. Il difensore del Napoli, bersagliato ad ogni pallone toccato, a fine gara si è avvicinato alla tribuna e ha regalato la sua maglia ad un bambino, compiendo un gesto bellissimo, segnale di un’educazione impeccabile.
Il calcio ed il razzismo, le due strade continuano ad essere maledettamente legate. Che tristezza.