Il tifoso malato di cancro non ha fatto in tempo a vedere la sua squadra campione.
Tony Skeffington è morto facendo la cosa che amava di più al mondo, dopo la moglie Donna: guardare una partita del suo adorato Leicester in televisione. Non ce l’ha fatta il 51enne tifoso di Adelaide, la cui incredibile storia aveva colpito l’immaginario collettivo, a conferma che la volontà di sopravvivere è a volte più forte di una diagnosi crudele: alla fine il cancro gli ha chiesto il conto, ma per più di un anno il coraggioso Tony era riuscito a fregarlo e a restare in vita, aggrappandosi con tutte le sue forze a quel Leicester che, dall’altra parte del mondo, stava lottando per non retrocedere. E facendo propria quella stessa determinazione che aveva permesso alle Foxes di salvarsi e, un anno dopo, di essere addirittura in lotta per il titolo, il signor Skeffington è arrivato ad un passo dal lieto fine: che per lui significava vedere il Leicester campione della Premier League.
Gli sarebbero bastate ancora quattro settimane scarse (ironia della sorte, quelle stesse quattro settimane che i medici gli avevano dato a marzo del 2015) per coronare il suo sogno. “Ma Tony è morto ugualmente felice, guardando la partita circondato dalla sua famiglia, con la sciarpa del Leicester al collo – ha raccontato la moglie al Sun -. Mio marito ha usato le poche energie che gli rimanevano per quell’ultima gara, trovando persino la forza di commentare coi suoi figli le decisioni arbitrali, anche se ormai non aveva quasi più voce, e di alzarsi dalla sedia quando Vardy ha segnato, sorprendendo tutti. E dopo aver vissuto e respirato Leicester per tutta la vita, sono certa che ora Tony tiferà per loro anche da lassù”.
Fonte: gazzetta.it